Ad AsiaNews il card. Sako racconta l’attesa per la festa fra i cristiani iracheni, che guardano con timore quanto sta avvenendo oltre-confine. Il pericolo di un nuovo Isis, restare “prudenti” e valutare “i fatti” non i discorsi. Stato basato “sulla cittadinanza” e lotta a “ogni settarismo”. L’auspicio di un documento fra il Papa e i leader sciiti di Iran e Iraq sull’esempio della “fratellanza umana”.
Ad AsiaNews il prof. Saad Salloum traccia un parallelo fra il rovesciamento del raìs in Iraq e la fuga del dittatore siriano. In entrambi i casi sono serviti 13 anni per la loro cacciata “prosciugando” le risorse attorno al leader. Baghdad deve “adottare misure tangibili per garantire la ripresa della nuova Siria” partendo dalla lotta alla droga. Limitare il ruolo di Turchia e Iran, istituire un fondo per la ricostruzione.
In programma oggi e domani la rilevazione della popolazione, appuntamento cruciale per stabilire i rapporti tra le diverse comunità. Non si era più svolta dal 1997 a causa delle guerre. Nel lanciare l’appello il porporato ricorda le centinaia di migliaia di iracheni “che vivono nei Paesi vicini” e che “la diversità è un punto di forza”. Timori fra i curdi di una “politicizzazione” del processo.
Al centro della contesa un’area vasta 23 dunam finora esplorata solo in minima parte. Ad oggi sono emerse decine di manufatti e reperti. A nulla sono servite le denunce fatte per cercare di bloccare la vendita. Il governatore Rebwar Taha assicura di voler tutelare il patrimonio, ma fra i locali è forte la preoccupazione.
Alla prospettiva di un intervento di Ocalan in Parlamento, e la ripresa del dialogo col movimento curdo, è seguito l’attacco con morti alla sede aerospaziale nei pressi della capitale. Le autorità puntano il dito contro i ribelli, ma non vi sono rivendicazioni ufficiali. La rappresaglia dell’aviazione con decine di obiettivi - e di morti, anche civili - oltre-confine in Siria e Iraq.
Al secondo posto, con la metà dei voti circa, l’Unione patriottica (Puk) seguita dal New Generation Movement (Ngm). Consistente aumento dei votanti, pari al 72% rispetto al 51,4% del 2018. Ad Ankawa il capo del distretto cristiano batte il rappresentante del Movimento Babilonia (filo-iraniano) nel seggio per la minoranza.