Il ministero cinese del Commercio accusa Washington di "bullismo unilaterale" ma tiene aperti i canali di comunicazione. Le autoritàà avevano già varato le misure di stimolo per i consumi interni prevedendo le difficoltà nelle esportazioni, ma ora dovrà fare i conti anche con le ricadute dei forti dazi imposti anche al Sud-est asiatico. L'ipotesi di un area di libero scambio con Giappone e Corea del Sud.
In una fase di “guerra commerciale” acuita dai dazi imposti dal presidente Usa Trump, i tre Paesi cercano nuove vie di collaborazione. Il vertice in programma il 29 e 30 marzo a Seoul. La preoccupazione dei sud-coreani (e giapponesi) per le tariffe al settore delle auto. Intanto Pechino annuncia contromisure se Washington prosegue nella guerra commerciale.
Una visita di quattro giorni guardata con sospetto da New Delhi per gli equilibri in Asia Meridionale nella delicata transizione del dopo-Hasina. La riduzione degli interessi sul debito la richiesta più importante di Dhaka a Xi Jinping. Ma sul tavolo anche l'ipotesi di una grande investimento nel settore della produzione dei pannelli solari e altre ipotesi di delocalizzazione in Bangladesh di attività produttive cinesi.
Per raggiungere il livello medio-alto di sviluppo entro il decennio servono maggiori investimenti nel settore energetico. Per i sostenitori, l’atomica garantirebbe energia stabile e “pulita”, migliorando l’ambiente in una fase critica per le rinnovabili tradizionali. Mosca e Pechino i partner di riferimento nello sviluppo di infrastrutture.
L’Osservatorio per la protezione dei difensori dei diritti umani lancia un appello sulla sorte dell’attivista, tornata in carcere da mesi dopo aver già scontato quattro anni di reclusione per i suoi resoonti sulla pandemia. Nel novembre scorso una nuova incriminazione per “aver scatenato liti e provocato problemi”.
Il governo di Hong Kong ha annunciato la data del voto per il rinnovo del Conglio legislativo, il "parlamento" locale ormai inaccessibile agli esponenti pro-democrazia in gran parte tuttora in carcere. Quattro anni fa votò appena il 30% degli elettori. E in un sondaggio condotto nelle scorse settimane è emerso tutto il malcontesnto verso un'istituzione "dove si fanno solo discorsi per adulare Pechino".