Il patriarcato di Antiochia è l’unica delle quindici Chiese ortodosse autocefale, e l’unico dei cinque patriarcati antichi, a sostenere da sempre e in ogni situazione la Chiesa russa. Del resto, proprio gli antiocheni furono gli ispiratori dell’istituzione del patriarcato di Mosca. E queste antiche storie del tardo Medioevo ritrovano attualità oggi di fronte al timore dei russi di perdere il proprio ruolo di controllo sul Medio Oriente, dopo la vittoria degli islamisti a Damasco.
Questa mattina il pontefice ha ricevuto per mezz’ora, prima volta in tre anni, il presidente Anp. Una nota vaticana sottolinea l’attenzione per la “gravissima situazione umanitaria a Gaza”. Per il vicario della Custodia vi sono le prospettive per un cessate il fuoco e una festa “di pace, ben diversa dallo scorso anno”, anche se resta “grande preoccupazione” per il Libano e la Siria.
Da Istanbul il direttore del Centro culturale domenicano riferisce ad AsiaNews di un misto di “esaltazione” e “sorpresa” di fronte alla caduta del regime di Damasco. Ankara smentisce le voci di partecipazione diretta al rovesciamento di Bachar ed evidenzia la “necessità di una transizione”. Khamenei parla di un “piano” di Usa e Israele (e Turchia, ma senza nominarla)
P. Jihad Youssef, superiore della comunità fondata da p. Dall'Oglio, commenta la situazione creata dalla caudta del regime di Assad: è impossibile per i cristiani restare in Medio oriente secondo una logica di confronto e competizione con i musulmani. Serve il “coraggio” di essere “piccolo gregge”, trasformando il concetto di dhimmah in “interazione dinamica”. Intanto il capo dei ribelli vuole chiedere l'estradizione dei responsabili di crimini e torture. Da Israele centinaia di raid, carri armati a 20 km da Damasco.
I riflessi in Libano del crollo improvviso del regime di Damasco. Molti libanesi e siriani sfollati celebrano il giorno di festa, per tutti è un evento storico e determinante per il futuro. Il timore di una nuova tirannia che possa sostituire quella appena abbattuta si alterna alla speranza di una Siria democratica e improntata alla convivenza. Hezbollah ha perso un potente alleato ma non è detto che questo porti a un ammorbidimento delle sue posizioni.
Il leader al-Jawlani ha parlato dalla storica moschea degli Omayyadi. Oggi riunione del Consiglio di sicurezza Onu. Il nunzio apostolico invoca la cancellazione delle sanzioni, un “peso” che “grava sulla povera gente”. La testimonianza ad AsiaNews di p. Karakach: “Speriamo che quanto successo sblocchi la situazione politica”. Cristiani “cittadini che hanno diritti e doveri uguali a tutti”.