Israele e Hamas pronte a siglare il cessate il fuoco e il rilascio di parte degli ostaggi, ma la fine della guerra resta lontana. Ad AsiaNews Yonatan Zeige, figlio della pacifista israeliana fra le vittime del 7 ottobre, parla di “questioni di potere e interessi” dietro l’accordo, a partire dalla nuova amministrazione Usa. Il precedente storico fra Israele ed Egitto come esempio per superare il conflitto con i palestinesi.
L’impianto idrico sarà realizzato in collaborazione con un gruppo francese e fornirà 300 milioni di metri cubi di acqua potabile. Sarà la più grande infrastruttura del Paese al servizio di tre milioni di cittadini; quattro anni per il completamento. Sostituirà un precedente progetto studiato con Israele che avrebbe dovuto collegare mar Morto e mar Rosso.
L’ultima vicenda riguarda Umm al-Hiran, raso al suolo per edificare la neonata cittadina ebraico-ortodossa di Dror. Parte dei lotti concessi a prezzi irrisori ai membri del gruppo religioso sionista di Garin Torani. L’allarme di Peace Now: col governo Netanyahu-Smotrich-Ben Gvir ogni settimana autorizzazioni per nuove case negli insediamenti.
Dall’inizio del conflitto almeno 16mila lavoratori dall'India per rimpiazzare i blocchi in Cisgiordania e della Striscia. Ingressi destinati ad aumentare grazie a campagne mirate. Nel nord tornano gli agricoltori dalla Thailandia, fra i migranti che hanno pagato di più in termini di vittime e sequestri. Da 165mila a soli 15mila i palestinesi attivi in Israele.
Ad AsiaNews il provinciale dei francescani che custodiscono i Luoghi Santi racconta di festività per la seconda volta senza pellegrini, il cui ritorno è “legato alla fine del conflitto”. L’attenzione alle vicende della vicina Siria, fra giudizi “sospesi” o “moderatamente positivi”. La Custodia “sempre più internazionale” con “una sessantina” di Paesi presenti. Il “debito” dei cristiani d’Occidente con i fratelli della Terra Santa.
Durante gli auguri alla Curia romana una nuova fortissima denuncia su quanto continua ad avvenire nella Striscia, dove in queste ore anche al patriarca Pizzaballa è stato impedito di entrare per la visita natalizia. Ai collaboratori in occasione del Natale l'invito a coltivare l'umiltà per "parlare bene e non male degli altri", come Dio che "non benedice dall'alto, ma si fa carne".