Dal Tagikistan al Kirghizistan ex politici di primo piano a processo con l'accusa di alto tradimento solo perché identificati come possibili alternative alle successioni "dinastiche". Mentre in Kazakistan alla sbarra c'è un gruppo che avrebbe "minacciosamente" pianificato di assaltare il palazzo presidenziale con un trattore e un cannone caricato con frammenti di patate.
Sul duro scontro innescato dal tentativo del presidente Yoon di proclamare la legge marziale, Radio Azattyk ha raccolto le opinioni dei kazaki che (coi documenti in regola o meno) lacorano nella capitale coreana. Nelle loro voci la speranza che un cambio al vertice del Paese renda più semplice anche per loro la vita nel Paese.
Nonostante i distinguo sull'invasione dell'Ucrainza il Kazakistan continua a collaborare in modo intenso con Mosca, ma intensifica anche gli accordi con i Paesi occidentali. Oggi è “più vicino dell’Europa” per la Russia, e allo stesso tempo “avvicina l’Europa alla Cina”. E proprio l’incontro di mondi diversi potrebbe essere la grande occasione per gli eredi dei nomadi dell’Asia centrale.
Al di là delle alleanze e delle strategie politiche e militari, il Kazakistan si propone come un importante hub di alta formazione culturale e professionale per tutta l’Asia centrale, lavorando in questo settore con grande sostegno della Russia.
Nei Paesi della regione stanno crescendo le scuole private a tutti i livelli, dagli asili fino alle università. E in diversi casi è lo Stato stesso a stimolare gli investitori con l'obiettivo di modernizzare il sistema dell'istruzione e della formazione.
Tra le opere iscritte alla corsa per il miglior film straniero una storia narrata dal regista Kučinčirekov racconta i traumi legati all'antica usanza di affidare ai nonni l'educazione del primo o dell'ultimo figlio. Porando sullo schermo il confronto tra il Kazakistan di una volta e quello dei tempi moderni.