Per lo studioso giordano il piano che ha portato alla normalizzazione con Israele “sembra dormiente” ma resta una “base” valida. Il Medio Oriente di è una oggi realtà diversa rispetto al primo mandato del Tycoon. La politica “zero conflitti” perseguita da Riyadh privilegia l’ambito economico e apre al dialogo con Teheran. La centralità della questione palestinese per fermare i conflitti.
Ad AsiaNews mons. Martinelli definisce “urgente” rilanciare la “presenza” della Chiesa nel Paese martoriato da conflitti e violenze. La testimonianza delle suore, l’opera della Caritas e la realtà cristiana locale. I missili Houthi verso Israele, la neutralità del Golfo e il fragile equilibrio con Riyadh e Teheran. La Casa Abramitica modello di incontro, confronto e preghiera.
Duemila bambini hanno aderito all'iniziativa voluta dal vicariato. Un'occasione per giocare, imparare e crescere nella fede. Fondamentale la condivisione di esperienze in una realtà migrante, realizzazione di una Chiesa in cammino e sinodale. Mons. Martinelli: “Avete sperimentare la gratuità della vita”.
Mons. Martinelli sottolinea ad AsiaNews il legame che rende “differenti e complementari” la dichiarazione sottoscritta ieri a Giacarta e il testo sulla fratellanza umana del 2019. In un mondo segnato dalla guerra “il pericolo è abituarsi alla disumanizzazione”. Essenziali “simboli forti” come il Tunnel dell’Amicizia o la Casa Abramitica. Dal Papa anche il richiamo a guardare in profondità" nel dialogo interreligioso, tornando "alla questione di Dio come questione umana fondamentale".
Le notizie di oggi: accordo da 2,3 miliardi fra Emirati e Giordania per una linea ferroviaria. Pechino “avverte” gli studenti con accesso a dati sensibili sui rischi connessi alla sicurezza nazionale. Oltre 100mila persone alla fiaccolata promossa a Calcutta a un mese dallo stupro e uccisione di una dottoressa. Un migliaio di civili “intrappolati” in un monastero buddhista dau combattimenti nella regione di Sagaing in Myanmar.
Ad AsiaNews lo studioso giordano sottolinea il grado di “autonomia” con cui si muove Nasrallah, che ha trasformato il Libano in “prima linea” per tutelare gli interessi di Teheran. Le milizie sostenute dalla Repubblica islamica nei diversi Paesi del Medio Oriente utili per perseguire la strategia del caos. Pezeshkian volto “dialogante” con l’Occidente per allentare le sanzioni.