Le ong del Nagorno-Karabakh in piazza contyro la chiusura del gruppo di Minsk, l’unica istituzione in possesso di un mandato internazionale per il conflitto con l'Azebaigian. A un anno dalla campagna militare di Baku, gli esuli armeni vivono tuttora in condizioni precarie a Erevan o in accampamenti e nelle zone vicine alla frontiera, nella speranza di tornare nella patria nativa.
Le notizie di oggi: sfidando il mandato di arresto della Cpi, Putin in visita in Mongolia per rafforzare i rapporti economici e industriali. Uno scuolabus si è schiantato su un gruppo di genitori e bambini all’esterno di una scuola nello Shandong, 11 i morti. Esplosione alla periferia sud-ovest di Kabul, sei morti e 13 feriti. Inondazioni e smottamenti causate dal tifone Yagi hanno ucciso 13 persone nelle Filippine.
Le notizie di oggi: almeno 32 vittime nella protesta studentesca in Bangladesh, incendiata tv di Stato. La polizia indaga sul cianuro usato nell’omicidio-suicidio di sei vietnamiti in un hotel di Bangkok. Raggiunto il consenso fra Tokyo e leader delle isole del Pacifico sul rilascio delle acque di Fukushima nell’oceano. I monsoni in Nepal hanno causato 125 morti in poco più di un mese.
Le notizie di oggi: per la Banca Mondiale la guerra congela la crescita economica del Myanmar. In Kuwait strage dei migranti nel rogo di un edificio. Allarme siccità in diverse province della Cina. Il premio Nobel Yunus indagato per appropriazione indebita con altre 13 persone. In Tagikistan vietato ufficialmente l’uso dell’hijab.
La virata di Tbilisi verso Mosca richia di avere ripercussioni anche sui gasdotti che collegano l'Azerbaigian all'Europa attraversandone il territorio. E anche l'Armenia che sta cercando di smarcarsi dalla Russia, potrebbe perdere il suo alleato più importante.
Le notizie di oggi: medici sud-coreani in sciopero il 18 giugno contro la riforma governativa. Crisi economica e mancanza di lavoro causano un crescente abbandono scolastico in Laos. Almeno sette uomini della sicurezza uccisi in una esplosione in Pakistan. Arcivescovo armeno invoca una protesta di piazza contro le concessioni territoriali governative all’Azerbaigian.