Si moltiplicano proposte e ipotesi sulla conclusione del conflitto. ma per Putin le possibili trattative con Trump sarebbero soltanto una fase intermedia di un processo da proseguire. Mentre per gli ucraini la situazione si fa sempre più drammatica non solo per le incertezze degli aiuti occidentali ma anche per la sempre minore partecipazione dei cittadini alle azioni di difesa.
Lo scrittore Viktor Erofeev, che vive in esilio a Berlino dal 2022, ha pubblicato un romanzo dal titolo Velikij Gopnik, in cui cerca di mostrare come il putinismo sia cresciuto dall’inconscio dei russi a partire dai cortili di Leningrado. Fino a un estremismo verso la propria stessa anima, incapace "di accettare una vita normale”.
Anche le minoranze dell'ex grande impero che aspirano all'indipendenza si interrogano su quale sarà realmente l'approccio del tycoon alla questione ucraina e sulle conseguenze che questo potrà avere per le loro battglie. L'intellettuale Kharun ar-Rusi: Washington da sempre russocentrica anche nel sostegno alle opposizioni a Putin
Dagli alieni alle quinte colonne sulla "Novaja Gazeta" l'artista Petr Sarukhanov ha provato a tracciare l’intero quadro dei “nemici della santa Russia”, componendo una lista che sembra aggiornarsi senza soste. Come ha spiegato il ministro degli esteri Sergej Lavrov, “l’operazione militare speciale ha ricompattato la nostra società, permettendoci di purificarla".
Non è affatto chiaro se “patria” significhi la stessa cosa per i seguaci di Trump o per i sudditi di Putin, se indichi il nativismo di “sangue e terra” o piuttosto l’unione “spirituale” di chi ha una visione condivisa del proprio Stato, della regione o del mondo intero. Mentre su Kiev il nuovo presidente degli Stati Uniti ha promesso una soluzione entro il 20 gennaio, giorno della sua inaugurazione (ma anche festa ortodossa del Battesimo del Signore).
Le "maniere forti" sono ormai strumenti di pressione sistematica, soprattutto nei confronti dei prigionieri politici russi. Un'inchiesta di Mediazona racconta le storie di chi è stato sottoposto alla violenza nelle carceri russe per estorcere confessioni forzate.