C’è nostalgia della semplificazione sovietica del mondo, che era ben gradita anche nel campo avversario. E “fare di nuovo grande l’America” risuona come un richiamo al mondo infantile del Massachusetts tanto quanto a quello del Caucaso o della Siberia.
Anche quest’anno, nonostante i divieti e le limitazioni, la celebrazione della "Restituzione dei nomi" delle vittime del periodo sovietico si è tenuta in oltre 100 città in Russia e all’estero, radunandosi in luoghi e tempi diversi da quelli usuali per eludere i controlli di polizia. Intanto le autorità di Mosca hanno comunicato che è in progetto la rimozione della Pietra della Lubjanka per “lavori di ristrutturazione” della piazza.
Nuovo giro di vite impresso dalla Commissione parlamentare per le politiche migratorie. Nel mirino gli enti che rilasciano gli attestati obbligatori di conoscenza della lingua e della storia russa e i siti internet che aiutano a procurarsi documenti illegali. La permanenza non autorizzata sul territorio russo diventa inoltre un'aggravante per qualsiasi violazione di una norma.
Nel 1846 Nicola I si recò privatamente a Roma dal papa Gregorio XVI per scongiurarlo di non cedere alle tentazioni liberali e repubblicane che stavano prendendo piede anche nella Città Santa. E la volontà di "difendere i valori" dell'Europa cristiana lo portò alla guerra di Crimea. Oggi, al contrario, papa Francesco con la missione a Mosca di "diplomazia umanitaria" del card. Zuppi vede la crisi del mondo alla luce del Vangelo.
Secondo l'ex-presidente del Daghestan Abdulatipov i nazionalismi di oggi nel Caucaso ex-sovietico sembrano annullare le tradizioni, richiamandosi a origini medievali di disgregazione feudale, senza tener conto della “esperienza storica, culturale e umana dell’integrazione interetnica e interreligiosa”.
I produttori russi di combustili fossili investono in nuove tecnologie nella convinzione che almeno fino al 2050 nell’economia mondiale rimarranno fondamentali i materiali estrattivi. Saranno sempre più utilizzate le energie rinnovabili, ma in misura parallela alla quota petrolifera, vista la sempre più ampia diffusione delle automobili anche in Africa e in America Latina.