In Uzbekistan è polemica sui piccoli impianti per l'itticoltura scomparsi subito dopo la trasmissione della loro inaugurazione in diretta tv in un villaggio della regione di Namangan. Una storia che richiama la tradizione delle "dimostrazioni ingannevoli" che riaffiora puntualmente nella regione fin dai tempi delle visite degli zar.
L’alleanza militare eurasiatica ha presentato nuove linee per le operazioni di contrasto da applicare in tutti gli Stai membri per evitare "infltrazioni terroristiche". Durante lo scorso anno individuati 420 organizzazioni illegali, ma ci sono state anche tante azioni sommarie nei confronti dei tagiki dopo l'attentato al Krokus City Hall. Dušanbe sta insistendo con i propri cittadini per legalizzare pienamente le proprie condizioni di permanenza in Russia entro fine aprile.
Nel centro della capitale del Tagikistan sta suscitando aspre discussioni l'inizio dell'abbattimento di uno storica casa da tè, un luogo di ritrovo di letterati e artisti noto in tutto il mondo, per lasciare spazio a niovi moderni edifici. Anche il teatro Lokhuti, a sua volta un capolavoro dell’architettura tagica, sembra destinato alla stessa sorte.
La carenza di una letteratura per l'infanzia in lingua kirghiza ha spinto due mamme a pubblicare a proprie spese una serie di volumi nati dalle storie e le tradizioni locali raccontate ai propri figli. Iniziative che hanno riscontrato in fretta un notevole successo. I loro racconti a Current Time: "Renderanno più solida la barca del nostro popolo".
Mosca e Astana hanno formato un gruppo misto di lavoro per la “custodia della memoria storica”. I russi puntano il dito contro il modo in cui nei libri di storia viene presentata la politica imperiale degli zar e dell'Unione sovietica. Mentre i kazachi ricordano bene le parole di Putin che nel 2014 dichiarò che il loro Paese “non ha mai avuto una propria statualità”.
Mentre le moschee si riempiono di grandi folle dal Kirghizistan al Kazakistan si moltiplicano le iniziative commerciali legate al mese sacro dei musulmani. E anche la maggior parte degli operatori telefonici offre servizi di elemosina elettronica, con Qr-Code approvati dalle amministrazioni religiose.