Ieri il pontefice ha accolto la richiesta di dimissioni del prelato, nominando l’ausiliare mons. Ilgit amministratore apostolico. La soddisfazione per la crescita di una realtà “di lingua e di cultura turca”. Il terremoto del febbraio 2023 ferita ancora aperta, serve ricostruire dalle “pietre vive”. La testimonianza di profughi e rifugiati che ampliano gli orizzonti sul piano “culturale, spirituale”.
A settant'anni dalla sua nascita il card. Zenari ricorda il fondatore di Mar Musa, ancora oggi la sua “eredità più viva”. Al tema degli scomparsi si sommano il dramma di sfollati e rifugiati, la guerra in corso e le devastazioni del sisma. I raid israeliani, sempre più frequenti, hanno tagliato il collegamento col Libano che rappresenta “un cordone ombelicale”. Papa Francesco e i martiri di Damasco “boccata di ossigeno”.
Minahil, di soli sei anni, è stata violentata nella Asan School System da Muhammad Hassan, un dipendente dell’istituto. L’uomo è stato arrestato dopo la denuncia della famiglia, gli esami sulla bambina hanno confermato l’abuso e si attende l’esito del Dna. Capi cristiani e musulmani hanno visitato la vittima e manifestato vicinanza ai genitori.
P. Christopher Lee è stato colpito ieri sera nella cattedrale di San Giuseppe da una persona con precedenti per reati di droga. Sottoposto a intervento chirurgico è in fase di recupero. Il primo ministro Wong: "Non c'è posto per la violenza nel Paese". La diocesi chiede ai cattolici di pregare per la pronta guarigione, mentre l'Organizzazione interreligiosa di Singapore condanna l'incidente.
Dal 13 ottobre almeno cinque casi di violenze in diverse aree, in particolare Chattisgarh e Uttar Pradesh. Nel mirino funzioni di preghiera ed edifici, a una famiglia è stata vietata la sepoltura nel cimitero del villaggio. La polizia complice degli assalitori. Arcivescovo Bangalore: silenzio “sconcertate” di istituzioni e apparati governativi.
Ad AsiaNews il neo porporato racconta una comunità che “non è una realtà a sé” ma “condivide difficoltà e problemi” del resto della popolazione, che è “accogliente” ma soffre “per le sanzioni”. Nel grido dei poveri, nell’ecologia, nella casa comune “il terreno di dialogo” con l’islam sciita.
Ad AsiaNews il patriarca caldeo parla di situazione “preoccupante” soprattutto per la popolazione civile, che paga “il prezzo più elevato”. Le mediazioni stagnano e continua a prevalere “l’economia della guerra” che si innesca su altri elementi di crisi, come la demografia e il clima. Il ruolo delle milizie sciite nello scenario iracheno e lo “scandalo” che ha colpito la Chiesa caldea di recente.
Ad AsiaNews mons. Martinelli definisce “urgente” rilanciare la “presenza” della Chiesa nel Paese martoriato da conflitti e violenze. La testimonianza delle suore, l’opera della Caritas e la realtà cristiana locale. I missili Houthi verso Israele, la neutralità del Golfo e il fragile equilibrio con Riyadh e Teheran. La Casa Abramitica modello di incontro, confronto e preghiera.
AsiaNews ha incontrato mons. Mathieu a margine del Sinodo, poche ore prima dell’annuncio dell’elevazione al rango cardinalizio. La nomina mostra “l’incessante desiderio” del papa di “tessere e rafforzare i legami con tutti i popoli”. Il popolo iraniano “accogliente” e non solo “barbe e chador come viene dipinto in Occidente”.
Il 62enne Anooshavan Avedian era stato condannato a 10 anni di prigione per aver guidato una Chiesa domestica. Il tribunale di secondo grado ne ha decretato la scarcerazione, facendo cadere le accuse. Attivisti soddisfatti per il rilascio, ma chiedono sia “risarcito per tutto ciò che ha sopportato”. Almeno 21 cristiani ancora oggi in cella a causa della loro fede.
Tre casi scuotono le coscienze del Paese e ripropongono il tema dell’abuso legato alle leggi: un medico del Sindh indagato per post blasfemi e ucciso in una sparatoria dalla polizia; un sospettato ammazzato da un agente a Quetta, i familiari perdonano l’omicida; una cristiana condannata a morte per aver inoltrato messaggi su WhatsApp.
Viskhan Soltamatov avrebbe ideato l’assalto alla chiesa dei francescani e rifornito le armi ai membri del gruppo. L’arresto è avvenuto durante una operazione congiunta nel fine settimana. Nel processo fino a 42 persone alla sbarra, di queste almeno 31 sono già sottoposti a custodia cautelare. Cristiani turchi la minoranza più perseguitata nel Paese.
Fra i fermati il pastore Li Yingqiang e altri tre fedeli. Le autorità hanno disposto la detenzione amministrativa di 14 giorni per i “disturbatori”, ma con tutta probabilità il provvedimento sarà convertito in “penale” senza rilascio. Nel Guangzhou prelevata una 30enne cristiana per aver sviluppato una applicazione dedicata alla musica religiosa.
Il 20 e 21 novembre in tutte le province verrà imposto il coprifuoco per poter effettuare l’indagine. L’ultimo rilevamento effettuato nel 1997, i successivi sono stati più volte rimandati o annullati per violenze o conflitti interni. Studioso iracheno: “Attorno a questi numeri vengono indirizzate le politiche di un Paese” in cui la componente settaria e confessionale gioca un ruolo essenziale.
Lo scrive il giornalista di inchiesta Uzay Bulut in un approfondimento pubblicato sul Gatestone Institute. Una narrazione degli eventi che “stravolge la storia”, negando anche che armeni, assiri e greci siano popolazioni autoctone. E i bambini diventano adulti “ripetendo a memoria le bugie insegnate loro nelle scuole”.
Al centro delle critiche del rapporto degli esperti delle Nazioni Unite il processo a carico di un centinaio di membri della minoranza cristiana. Il procedimento non avrebbe rispettato gli standard ed evidenziato accuse sommarie, torture e maltrattamenti. Nel mirino anche le fasi del processo e il ruolo del media. Nessun commento dal governo.
P. Ibrahim Faltas avverte: “La situazione è drammatica” e vi è “profonda preoccupazione” per un futuro senza cristiani. Nel mirino dei coloni e dell’ultra-destra di governo un’area patrimonio Unesco nei pressi di Betlemme. Anche in Cisgiordania un’escalation di violenze, distruzioni, arresti e morti. La storia “emblematica” di Alice Kisiya. Già più di 70 le famiglie cristiane emigrate dall'inizio della guerra.
Sui social Geng He si rivolge al governo degli Stati Uniti e alla comunità internazionale per avere notizie dell’avvocato e attivista cristiano. La donna non chiede il rilascio, ma chiede a Pechino notizie certe sulla sua sorte. Cinque membri della Shengjia Church a Shunde a processo con accuse pretestuose di “operazioni commerciali illegali”, reato generico usato per perseguitare i fedeli.
Ad AsiaNews il card. Patrick D’Rozario lancia un appello “alla pace, alla calma e alla non vendetta”. Per la prima volta leader studenteschi nel governo a interim. Incertezza sul ruolo dell’esercito in vista del voto entro i prossimi tre mesi. Attivisti e analisti sottolineano l’importanza di mantenere la stabilità.
Lo denuncia un nuovo rapporto della Commissione di inchiesta che denuncia una repressione di natura etnica e religiosa. Nella Repubblica islamica la persecuzione per motivi di genere si incrocia con quella per motivi etnici e religiosi”. Anche i bambini vittime di “violenze particolarmente gravi”. Dietro l’hijab una vera e propria “apartheid di genere”
Ai primi di agosto del 2014 la grande fuga dei cristiani da Mosul e dalla piana di Ninive per l’avanzata dello Stato islamico. Una tragedia ancora impressa nella memoria e solo il 60% è tornato nelle proprie terre. Il primate caldeo invita a uscire da una logica di “paura e disperazione” lavorando per “fermare i conflitti” che insanguinano la regione.
Nello Shanxi il presidente del tribunale mantiene in prigione senza processo tre leader protestanti, con una decisione “illegittima”. Ma vi è chi, partendo proprio dalla legge e dal diritto, spiega come la pratica del culto sia conforme all’ordinamento. Lo studio, in punta di diritto, dell’esperta Feng Xuewei che ha trattato l’ingresso di Pechino nel Wto.
Ad AsiaNews il Custode di Terra Santa descrive un clima di “sospensione” con la percezione che “qualcosa incombe” dal versante iraniano. La deriva nazionalista e religiosa della leadership israeliana alimenta il conflitto, la società civile è presente ma non riesce a trovare una dimensione politica. La difesa di terre e proprietà cristiane essenziale per il futuro.
Thongkham Philavanh, 40 anni, è stato assassinato nella sua casa, nel villaggio di Vanghay. Soccorso dalla moglie, è morto all'arrivo in ospedale. Nel 2022 l'omicidio del pastore Sy Sengmany, caso tutt'ora irrisolto. Una parente di Philavanh: "Gruppi di persone non amano ciò che faceva".
In Madhya Pradesh un malinteso durante un'attività didattica strumentalizzato dai gruppi dell'Hindutva per colpire le attività educative delle Sorelle di Santa Elisabetta. Il vescovo mons. Athikalam: "Violenza vergognosa contro donne che da cinquant'anni servono la comunità, lavorando per la crescita della nazione".
Nei primi sei mesi dell’anno lo Stato islamico ha compiuto già 153 operazioni e starebbe tentando di “ricostruirsi”. Preoccupa la forza dei jihadisti nell’agire e portare a termine gli obiettivi. Il primo ministro elogia la “diversità” rappresentata dai cristiani, che sono “fattore di stabilità”. Si chiude il Sinodo caldeo con un appello all’unità fra Chiese e all’appartenenza alla terra.
Da quasi due mesi un sacerdote, un vescovo protestante e alcuni presidi sono in carcere con l'accusa di aver alzato in maniera esorbitante le rette scolastiche. Ma l'incremento percentuale è calcolato sull'anno Covid, quando erano state ridotte per ordine delle autorità locali. Il vescovo mons. Arasu ad AsiaNews: "Non abbiamo fatto nulla di male, andremo avanti fino alla Corte suprema per chiedere giustizia".
Ieri il primo ministro ha ricevuto una delegazione guidata dal presidente della Conferenza episcopale (Cbci). Nella lettera, oltre alle congratulazioni di rito per il nuovo mandato, tutte le preoccupazioni per i cristiani dagli attacchi nel Manipur alla questione quote. Fra i temi anche la visita di papa Francesco in India.
È quanto emerge da un rapporto della Freedom of Belief Initiative. A seguire vi sono ebrei, aleviti, yazidi e atei. Gli attacchi a cimiteri, luoghi di culto, case o scuole legati a comunità religiose tra gli incidenti più frequenti. Escalation di violenze anti-ebraiche dalla guerra di Israele a Gaza.
Avvolta nel mistero la sorte di 11 cristiani, fra cui sei protestanti (Degar) e cinque cattolici della comunità di Ha Mon. In passato erano stati condannati, alla scadenza della pena “non si hanno più notizie” e “sembrano scomparsi”. Alla base della sentenza “attività o appartenenza religiosa”. Preoccupazione per queste repressioni che permangono a dispetto delle aperture verso la Chiesa locale e la Santa Sede.