Nei Paesi della regione stanno crescendo le scuole private a tutti i livelli, dagli asili fino alle università. E in diversi casi è lo Stato stesso a stimolare gli investitori con l'obiettivo di modernizzare il sistema dell'istruzione e della formazione.
Istanbul preme per il rafforzamento del "mondo turanico", rigettando le descrizioni "eurocentriche" della regione. Ma lo storico tagiko Kamoluddin Abdulloev obietta: "L'Iran avrebbe altrettanti argomenti per affermare la sua influenza storica". In una terra dove le fasi della dominazione mongola e della diffusione dell’islam hanno portato a divisioni e ricomposizioni tra sciiti e sunniti.
Dal kazakistan all'Uzbekistan nuove norme stanno allungando i tempi per il rilascio con duri test di conoscenza della lingua locale per scoraggiare i relokanty russi. In Turklmenistan la cittadinanza è quasi impossibile da ottenere senza parentela turkmena, ma vige comunqu lo "ius soli" per i figli di genitori stranieri.
Mentre il Comitato per gli affari religiosi del Paese rivendica risultati positivi, le organizzazioni internazionali denunciano violazioni verso l'islam radicale, ma anche nei confronti di minoranze come gli Ismailiti, i Testimoni di Geova e i Bahai.
Anche in Kazakistan, Uzbekitsan, Kirghizistan, Tagikistan e Turkemnistan si attende con interesse l'esito del confronto tra Donald Trump e Kamala Harris, considerando gli effetti dirompenti degli eventi mondiali sulle prospettive della regione. In bilico anche il futuro del formato di contatto "5+1" attraverso cui la Casa Bianca ha cercato di guadagnare posizioni negli ultimi anni in quest'area ex-sovietica.
"Tra i nostri Paesi non esistono problemi seri" assicura Dušanbe e nelle organizzazioni regionali, i tagichi sono i primi a sostenere le ragioni dei russi. Ma intanto cresce il disappunto nei confronti delle relazioni delle autorità russe verso i migranti chme dall'attentato al Krokus City Hall subiscono oltraggi e forme violente di discriminazione.