Riyadh ha autorizzato l’ingresso di investitori nelle due città sante dell’islam: si potranno rilevare quote (fino al 49%) ma è esclusa la proprietà diretta di immobili. Lo studioso giordano Al Sabaileh ad AsiaNews: con Mohammed bin Salman il Paese sta vivendo un “cambiamento totale” con l’economia che detta le scelte in politica estera e interna. Il “passo gigantesco sarebbe la pace con Israele”.
L'esponente cattolico palestinese definisce uno “sviluppo positivo” il cessate il fuoco firmato nella notte dopo le tensioni nel governo israeliano e gli ultimi nodi con Hamas. “I più piccoli non possono continuare a morire per le presunte responsabilità dei loro padri o delle loro madri”. La sfida di "rimodellare il sistema di governo a Ramallah dove Hamas non potrà avere un ruolo di primo piano".
Entusiasmo nei campi profughi palestinesi in Libano per l’accordo di cessate il fuoco nella Striscia fra Israele e Hamas. Nawaf Salam, ex presidente della Corte penale internazionale, eletto nuovo primo ministro. Macron atteso a Beirut. La Chiesa maronita plaude all’adozione da parte del Libano del principio di “neutralità positiva” in politica estera. Primo viaggio all’estero del presidente Aoun in Arabia Saudita.
Dalle questioni politiche al Giubileo, mons. Berardi racconta ad AsiaNews la Chiesa e le società del Golfo. L’ascesa di Hay’at Tahrir al-Sham in Siria (con la cacciata di Assad) e l’elezione presidenziale in Libano segnano un punto a favore di Riyadh, in un quadro di debolezza iraniana. Le “ambiguità” sui “martiri” palestinesi. Cristiani testimoni di speranza, contributo allo sviluppo delle società.
L'arcivescovo maggiore in visita alle comunità della regione. Dopo una prima tappa nel vicariato settentrionale, la seconda parte nel sud fra Oman ed Emirati Arabi Uniti. Il vicario apostolico mons. Martinelli: "Collaborazione ‘virtù’ della Chiesa del Golfo". Fra i nodi irrisolti ricordati dal presule la “giurisdizione in Medio oriente, anche se le modalità non sono ancora state definite”.
Negli ultimi giorni hanno lasciato l'amministratore delegato Nadhmi al-Nasr, il dirigente media Wayne Borg e Antoni Vives. Il primo avrebbe minacciato di “sparare” ai collaboratori, il secondo è accusato di aver denigrato la religione musulmana. Intanto l'obiettivo ora è portare a termine “l'aspetto sportivo” per poter svolgere le manifestazioni in calendario.