Wikileaks: l’inerzia degli Usa, i segreti delle torture irakene, l’addestramento dei pasdaran
Quasi 400mila documenti militari segreti sono on-line. Danno un quadro più completo della guerra: morti civili; torture di detenuti; influenza dell’Iran e delle Guardie della rivoluzione nel caos irakeno. Critiche dal Pentagono e da Hillary Clinton.
Washington (AsiaNews/Agenzie) – Da ieri sera sul sito di Wikileaks sono disponibili circa 400mila documenti segreti dell’esercito degli Stati Uniti riguardo alla guerra in Irak, nel periodo 1° gennaio 2004- 31 dicembre 2009. Quello che è stato definito “la più grande fuga di notizie (documenti militari) della storia), elenca “numerosi casi di crimini di guerra” da parte delle forze americane, come pure una serie di torture ed esecuzioni commessi dalla forza internazionale e dalle forze irakene. I documenti sono pubblicati senza nomi, per non mettere a rischio le persone coinvolte, e con dati tecnici e acronimi che rendono difficile la comprensione al grande pubblico.
Secondo il sito di Wikileaks, i rapporti elencano in dettaglio la morte di 109.032 persone. Fra essi, 66.081 sono civili (più del 60%); 23.984 sono “nemici” (o insorti); 15.196 appartengono alle forze irakene; 3771 alle forze di coalizione.
Fra i documenti vi sono anche rapporti su torture commesse dalle forze di sicurezza irakena su detenuti (battiture, scariche elettriche, ecc.) e su cui le forze occupanti non hanno investigato.
Alcuni documenti mostrano pure il coinvolgimento dell’Iran nella guerra irakena: addestramento degli insorti da parte dei pasdaran; distribuzione di armi; collaborazione nel rapimento di soldati americani.
Secondo Iraqi Body Count, un’organizzazione da sempre contro la guerra in Iraq, i nuovi documenti mostrano che vi sono almeno 15 mila morti civili in più, rispetto al loro calcolo.
Critiche alla fuga di notizie sono venute dal Pentagono e dal segretario di Stato Usa, Hillary Clinton.
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