Vescovi di Hiroshima e Nagasaki: "Il ricordo è l'impegno per la pace"
Citando Giovanni Paolo II i vescovi giapponesi lanciano il loro messaggio per il 60° anniversario del bombardamento atomico. Oggi, cattolici in pellegrinaggio da Nagasaki a Hiroshima.
Hiroshima (AsiaNews) Hiroshima si prepara a ricordare il 60° anniversario di quello che è considerato il primo olocausto nucleare della storia. In una serie di celebrazioni che coinvolgono anche la Chiesa cattolica locale, la città giapponese insieme a tutto il paese si fermerà per osservare il silenzio domani mattina alle 8.15. A quest'ora il 6 agosto 1945 il bombardiere statunitense B-29 "Enola Gay" sganciò su Hiroshima la bomba battezzata "Little boy" che con le sue radiazioni uccise sul colpo 140 mila dei 350 mila abitanti di Hiroshima; i suoi effetti sui sopravvissuti continuano ad uccidere circa 5 mila persone all'anno. Secondo fonti del municipio nel 2005 il totale delle vittime toccherà 242 mila.
Diversi gli appuntamenti organizzati dal comune per l'anniversario. Ieri una cerimonia di commemorazione ha visto uniti un migliaio di bambini di elementari e medie con i vecchi familiari sopravvissuti all'esplosione. Nella stessa giornata i sindaci di 99 città in rappresentanza di 25 paesi si sono dati convegno guidati dal sindaco di Hiroshima Tadatoshi Akiba, in un simposio "per liberare il mondo dagli ordigni atomici". Come rivelano fonti interne al municipio, nel suo discorso di domani Akiba "proporrà all'Onu di creare un comitato speciale che discuta e avanzi proposte operative per creare un mondo senza armi nucleari".
Anche la Chiesa cattolica locale ha previsto una serie di appuntamenti di preghiera tra oggi e il 9 agosto, data che lega indissolubilmente Hiroshima a Nagasaki, colpita in questa data dallo stesso dramma. Oggi una processione per la pace con testimonianze dei sopravvissuti anticiperà una messa e un incontro di preghiera che andrà avanti fino a mezzanotte. Intanto i fedeli di Nagasaki guidati dal loro arcivescovo, mons. Joseph Mitsuaki Takami, si stanno recando in pellegrinaggio a Hiroshima; la distanza è di oltre 500 km. Domani mattina presto nelle due città si terrà contemporaneamente un momento di preghiera interreligiosa. A Hiroshima seguirà una messa per la pace.
Nel suo messaggio per l'anniversario dell'atomica, il vescovo della prima città bombardata, mon. Joseph Atsumi Misue, richiama le parole "sempre attuali" di Giovanni Paolo II, pronunciate durante la sua visita al "Peace Memorial" di Hiroshima il 25 febbraio 1981: "La guerra è opera dell'uomo. La guerra è distruzione della vita umana. La guerra è morte Ricordare il passato è impegnarsi per il futuro. Ricordare Hiroshima è impegnarsi per la pace". Secondo il prelato "partendo dall'insegnamento del defunto pontefice dobbiamo pregare insieme perché facendoci apostoli di pace, collaboriamo per edificare un mondo pacifico". Mons. Misue si rivolge poi ai giovani: "Invito alla messa e alla commemorazione dell'anniversario dell'atomica tutti i giovani, che hanno la responsabilità, riesaminando la loro vita, perchè siano loro i primi apostoli di pace".
A Nagasaki le cerimonie di commemorazione culmineranno invece il 9 agosto prossimo con una messa presieduta da mons. Takami al Parco della pace. Nella parrocchia di Urakami verrà esposta al pubblico la cosiddetta "Madonna bombardata". Essa consiste nella testa di una statua lignea della Vergine sopravvissuta all'esplosione, che invece distrusse completamente la chiesa - a soli 500 metri di distanza dal centro della deflagrazione. (MA)