Vescovi coreani: comunione e preghiera per promuovere l’unità dei cristiani

di Theresa Kim Hwa-young

Alla vigilia della Settimana di preghiera, i pastori ricordano il martirio dei primi discepoli e invitano all’unità per realizzare la “pace del Cristo”. Dai vescovi il monito a realizzare “momenti di preghiera comune” con i protestanti. Lo Spirito Santo è “Spirito di unità”.

Seoul (AsiaNews) – Condividere il “vero valore” dei cristiani attraverso “la passione dei discepoli” che hanno sofferto il martirio e “vivere nell’unità” realizzando la “pace del Cristo”. È quanto sottolinea mons. Hyginus Kim Hee-joong, arcivescovo di Kwangju e presidente del comitato dei vescovi sud-coreani per l’unità e il dialogo interreligioso, in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, in programma in Corea dal 17 al 23 gennaio 2011.

Nel messaggio intitolato “Comunione e preghiera sono l’inizio della vera unità”, diffuso a pochi giorni dall’inizio della Settimana, mons. Kim ricorda che “la Madre Chiesa a Gerusalemme ha manifestato l’importanza della comunione e della preghiera per l’unità del corpo di Cristo, nonostante le ferite causate dalle divisioni”. L’arcivescovo di Kwangju e presidente del Comitato episcopale per la promozione dell’unità dei cristiani e del dialogo interreligioso ricorda gli insegnamenti dei primi cristiani, che ci invitano a “condividere la comunione secondo il vero valore dei cristiani, con la passione dei discepoli che hanno sofferto il martirio”. Una condizione, secondo il prelato, essenziale per “promuovere l’unità dei cristiani”.

In conclusione, l’arcivescovo Kim ha aggiunto che “possiamo essere il vero sale e la luce del mondo, realizzando la pace del Cristo sulla terra” solo se per prima cosa “facciamo pace l’un con l’altro e viviamo nell’unità”. Il prelato esorta a dar vita a “momenti di preghiera comune” con i fratelli protestanti “nelle nostre case, al lavoro e in società”. “Lo Spirito Santo – sottolinea – lo Spirito dell’unità ci renderà come una cosa sola nella preghiera e nella comunione”.