Singapore: I cattolici studiano il nuovo Messale in inglese
di Jeremy Lim
E’ un lavoro contro il tempo: la nuova traduzione entrerà in vigore ufficialmente il 27 novembre, prima domenica di Avvento. Un messaggio dell’arcivescovo esorta allo studio: “La nuova traduzione è volutamente più vicina all’originale latino, così che possa cogliere più pienamente il significato teologico e spirituale del testo”.
Singapore (AsiaNews) – Alcuni fedeli cattolici di Singapore si sentono ancora insicuri su alcuni punti dell’ordine della Messa, un mese dopo che la Chiesa ha adottato la nuova traduzione riveduta del Messale romano. Ma molti parrocchiani dicono che “sarà solo questione di tempo” prima che diventino familiari con la terza versione inglese, che dicono sia una traduzione più accurata del testo latino originale.
Singapore ha introdotto la nuova traduzione all’inizio di settembre, dando alcuni mesi di tempo ai fedeli per imparare il nuovo testo prima che sia lanciato ufficialmente il 27 novembre, prima domenica di Avvento. I cattolici hanno potuto seguire seminari per capire le modifiche. In un messaggio nazionale l’arcivescovo Nicolas Chia ha incoraggiato tutti nell’arcidiocesi a studiare il nuovo testo e a riflettere sui contenuti. “La nuova traduzione è volutamente più vicina all’originale latino, così che possa cogliere più pienamente il significato teologico e spirituale del testo, e permettergli di impregnare lentamente le nostre menti e i nostri cuori, e incidendo sulla nostra venerazione e sulla liturgia”.
Ma per molti parrocchiani, che hanno imparato la vecchia traduzione a memoria il cambiamento arriva lentamente. “Noi siamo abituati alla vecchia versione” ha detto Tricia Teo, di 37 anni. “la nuova versione non scorre così fluida. Ma se si capisce lo scopo, la accetti e lavori per capirla”. “Mi piacciono i vecchi canti, specialmente il padre nostro. Non sono ancora abituato ai nuovi canti, non mi sembra abbiamo una musica adeguata”, ha detto Linah Chong, di 34 anni. D’altra parte uno studente universitario, Ian Chen di 23 anni, è sicuro che la transizione è una buona cosa. “C’è sicuramente una differenza nelle parole, e sicuramente le cose adesso sono più esplicite, più dirette”.
Singapore ha introdotto la nuova traduzione all’inizio di settembre, dando alcuni mesi di tempo ai fedeli per imparare il nuovo testo prima che sia lanciato ufficialmente il 27 novembre, prima domenica di Avvento. I cattolici hanno potuto seguire seminari per capire le modifiche. In un messaggio nazionale l’arcivescovo Nicolas Chia ha incoraggiato tutti nell’arcidiocesi a studiare il nuovo testo e a riflettere sui contenuti. “La nuova traduzione è volutamente più vicina all’originale latino, così che possa cogliere più pienamente il significato teologico e spirituale del testo, e permettergli di impregnare lentamente le nostre menti e i nostri cuori, e incidendo sulla nostra venerazione e sulla liturgia”.
Ma per molti parrocchiani, che hanno imparato la vecchia traduzione a memoria il cambiamento arriva lentamente. “Noi siamo abituati alla vecchia versione” ha detto Tricia Teo, di 37 anni. “la nuova versione non scorre così fluida. Ma se si capisce lo scopo, la accetti e lavori per capirla”. “Mi piacciono i vecchi canti, specialmente il padre nostro. Non sono ancora abituato ai nuovi canti, non mi sembra abbiamo una musica adeguata”, ha detto Linah Chong, di 34 anni. D’altra parte uno studente universitario, Ian Chen di 23 anni, è sicuro che la transizione è una buona cosa. “C’è sicuramente una differenza nelle parole, e sicuramente le cose adesso sono più esplicite, più dirette”.
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