Singapore, investimento miliardario per tornare primo porto container al mondo
Singapore (AsiaNews/Agenzie) - Dopo il soprasso di Shanghai, dal 2010 primo porto container al mondo, Singapore ha deciso di raddoppiare la capacità del suo snodo commerciale marittimo per recuperare terreno e rilanciare la propria economia. È quanto ha confermato il premier della città-Stato Lee Hsien Loong, grazie a un investimento di otto miliardi di dollari che dovrà garantire - secondo le previsioni - una crescita annua del 5%. Nell'anno fiscale 2013 l'esecutivo ha stanziato i primi sette milioni, che serviranno a coprire la spesa per il trasloco dei terminal con l'obiettivo di liberare un'area di mille ettari (a Tuas, nel sud-ovest) per lo sviluppo di mezzi e infrastrutture.
Singapore, una delle tigri asiatiche leader per sviluppo e innovazione, da tempo deve affrontare la competizione sempre più serrata di altre nazioni dell'area e problemi interni, fra cui un tasso sempre crescente di immigrazione difficile da gestire. Negli obiettivi dell'esecutivo, una prima parte del progetto di ampliamento del porto dovrebbe essere completato entro il 2022.
Una volta ultimati i lavori, il porto con acque profonde potrà contenere fino a 65 milioni di container della misura standard all'anno; la struttura attuale ne può invece contenere non più di 35 milioni.
L'industria marittima e navale contribuisce per il 7% del Prodotto interno lordo (Pil) di Singapore, grazie anche alla posizione strategica che è diventata nel tempo un crocevia dei commerci e della navigazione fra Europa e Asia. Situata nella penisola meridionale dello Stretto di Malacca, la città-Stato nel 2012 ha registrato lo smistamento di quasi 32 milioni di container, seconda al mondo dietro Shanghai. Ogni anno si registra una crescita nel volume di traffico del 5,3% e ormai l'area ha quasi raggiunto il livello di saturazione.
Assieme al progetto portuale, Singapore ha dato il via libera ad un altro investimento miliardario, per creare nuove linee della metro in grado di decongestionare il traffico di superficie. Inoltre, l'esecutivo si è fissato l'obiettivo entro il 2030 di creare nuove strade e collegamenti degli autobus, considerando il settore delle infrastrutture strategico per sostenere la crescita economica.
Più piccola di New York e priva di risorse naturali, la città-Stato ha registrato nel 2010 un Prodotto interno lordo (Pil) di 285 miliardi di dollari di Singapore (circa 231 miliardi di dollari Usa), con una crescita del 14,5%, il dato più significativo di tutta l'Asia. Tuttavia la ricchezza non è distribuita in modo eguale e il boom economico ha accentuato le disparità fra cittadini, con una crescita del coefficiente Gini - la misura della diseguaglianza di una distribuzione, ndr - che si attesta a 0,48 (nel 2000 era di 0,444) in un parametro di riferimento tra 0 e 1 (disuguaglianza completa).