27/06/2006, 00.00
ITALIA
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Rapporto Acs: libertà religiosa garanzia di sviluppo economico e democrazia

È il messaggio emerso durante la presentazione del Rapporto 2006 di "Aiuto alla Chiesa che soffre". Intervenuti alla conferenza stampa Magdi Allam, del Corriere della Sera e p. Bernardo Cervellera di AsiaNews, lanciano un appello ai media per "dire la verità". L'esempio della Cina e dell'Iraq.

Roma (AsiaNews) – Garantire la libertà religiosa è la condizione per far maturare democrazia e sviluppo economico. Questo il messaggio principale emerso oggi durante la presentazione dell'ottavo Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo, realizzato dalla sezione italiana dell'Opera pontificia "Aiuto alla Chiesa che soffre" (Acs) e quest'anno, per la prima volta, tradotto anche in portoghese  e in inglese.

Alla conferenza stampa presso la sede della Stampa Estera a Roma sono intervenuti Hans Peter Rothlin, Presidente di Acs internazionale, Orazio Petrosillo, Presidente di Acs Italia, Magdi Allam, vicedirettore del quotidiano italiano "Corriere della Sera" e  p. Bernardo Cervellera, direttore di AsiaNews, che come agenzia di stampa ha partecipato alla stesura dello stesso Rapporto

Secondo tutti i partecipanti, il Rapporto è ormai diventato un "fondamentale punto di riferimento" per avere una fotografia dettagliata delle violazioni della libertà religiosa a livello mondiale.

Da qui, secondo Magdi Allam, giornalista di origini egiziane e musulmano, si può evincere lo stato della più vasta e invocata libertà politica e d'espressione. "La ragione – ha spiegato – è che la libertà religiosa incarna i valori trascendentali, che sono il fondamento delle fedi e della nostra umanità: la sacralità della vita e la dignità della persona. Ma anche della democrazia. Se violati, sia da regimi teocratici, che comunisti o da governi formalmente democratici, allora viene meno anche la più generale libertà politica". Per questo Allam vede nel Rapporto Acs, un indicativo "riflesso dell'assenza di più vaste libertà". E infatti anche per il 2005 il documento evidenzia una situazione critica, in modo particolare nel continente asiatico, dove la persecuzione religiosa colpisce soprattutto i cristiani, ma non risparmia neppure i musulmani come in Iraq o in Pakistan.

"L'aggravarsi del problema 'libertà religiosa' – sostiene Attilio Tamburrini, Direttore di Acs-Italia - è evidenziato dalla frequenza degli interventi su questo tema che sia il Santo Padre che la Santa Sede hanno effettuato negli ultimi mesi".

Nel suo intervento incentrato sulla Cina p. Cervellera ha spiegato che "la libertà religiosa è la cartina al tornasole dello sviluppo di un Paese". "In Cina sta avvenendo una grande trasformazione di tipo non solo sociale ma anche religioso - ha continuato - chi pensa di salvare i rapporti economici con la Cina e con altri paesi, come l'Arabia Saudita, mettendo tra parentesi la necessità del rispetto della libertà religiosa  andrà incontro ad un grande disastro". "Ritenuta una minaccia per la stabilità del Paese – sottolinea il missionario – il rispetto della libertà di religione, invece, è condizione necessaria a garantire un reale sviluppo della democrazia e dell'economia in Cina, dove il disprezzo della vita umana genera pericolose tensioni sociali, destinate ad esplodere".

Tra gli strumenti per esercitare pressione sui governi, affinché si muovano verso un'effettiva libertà religiosa p. Cervellera, in sintonia con Magdi Allam, indica i mezzi di comunicazione di massa. A loro i due giornalisti lanciano un appello: "Dire la verità, denunciare con coraggio e onestà gli episodi di persecuzione e violenza", mantenendo alta l'attenzione sulla problematica, senza nascondersi dietro il politically correct.

Un esempio è quello delle notizie circolanti sul vescovo cinese non ufficiale di Zhengding, mons. Giulio Jia Zhiguo. Alcuni organi di informazione la scorsa settimana lo avevano dichiarato libero dalla prigionia. In realtà il presule, molto malato, è stato solamente accompagnato dalla pubblica sicurezza in un ospedale, dove viene piantonato notte e giorno da 6 poliziotti. Magdi Allam ha ricordato alcuni esempi della situazione irakena, dove si uccidono civili locali innocenti, ma non si qualifica come "terroristi" coloro che compiono tali atti, preferendo definirli "insorti".

Il Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo non è l'unica iniziativa promossa da Acs. Dei numerosi interventi portati a termine in tutto il mondo Orazio Petrosillo ne ha ricordati alcuni dei più significativi come la pubblicazione e diffusione di 40 milioni di copie della Bibbia dei bambini, tradotta in 135 lingue diverse e per alcuni idiomi la sola versione disponibile del testo stesso.

"Nel 2005 – spiega Hans Peter Rothlin – abbiamo ricevuto 8.629 richieste di aiuto, ma purtroppo abbiamo potuto soddisfarne solo 5.825. Il flusso di richieste non si interrompe; in queste persone ci viene incontro il Signore".

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