06/04/2011, 00.00
CINA
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Qing Ming, la Chiesa più vicina alla cultura cinese tradizionale

di Wang Rui
La festa tradizionale esprime rispetto per i defunti con visite al cimitero, scoppio di petardi, offerte di cibo e bevande. I convertiti cattolici spesso si oppongono a questi riti, e vengono accusati di mancanza di pietà filiale. Ma nella Chiesa cinese c’è chi lavora per l’inculturazione.
Chengdu (AsiaNews) – “Una pioggia a dirotto avvolge il giorno di Qing Ming, il pellegrino alle tombe ha il cuore affogato nello sgomento”. Questo poema di Du Mu, il grande poeta del periodo Tang, descrive alla perfezione il carattere della festa celebrata ieri, Qing Ming, in cui i parenti dei defunti vanno alle loro tombe per pulirle dall’erbaccia e dalla terra. Nel periodo di Qing Ming infatti, piove tutti i giorni e il cuore delle persone è toccato dalla memoria dei parenti scomparsi. Questa festa ricorda anche che “la vita è breve, l’anno è spietato e l’affetto della famiglia è grande”.
 
La festa del Qing Ming data dal tempo della dinastia Zhou (XII – III sec. a.C.) ed ha perciò almeno 2500 anni di storia. Esso segna l’inizio del tempo “chiaro e brillante” (trad. di “Qing Ming”), temperature più alte, il periodo ideale per la semina di primavera.
 
Oltre 2 mila anni di storia si sono radicati nel cuore dei cinesi, così che credenti e non, persone tenere o dure, il giorno di Qing Ming vanno ai cimiteri e davanti alle tombe degli antenati eseguendo rituali, espressione di pietà filiale: bruciare bastoncini d’incenso, far scoppiare petardi, bruciare banconote di carta, offrire frutta, dolci o vino, chinare il capo in segno di saluto.
 
In questo periodo, da qualunque parte si trovino, i cinesi cercano di ritornare a casa per andare a visitare le tombe dei loro cari. Espongono la loro foto in casa o al cimitero e fanno offerte per confortare i defunti in segno di rispetto e gratitudine.
 
Fra i cattolici, soprattutto fra i convertiti, c’è un certo imbarazzo a seguire questi rituali. Nella tradizione della Chiesa, il modo più bello per ricordare i defunti è partecipare a una messa di suffragio, pregando per loro. A causa di questo, si tende a non dare importanza o a non praticare i modi antichi della Cina. Qualche volta, nelle famiglie, fra il convertito cattolico e i parenti non cattolici si creano discussioni e i cattolici sono accusati di essere devoti a Dio, ma senza pietà filiale, di dimenticare i defunti, producendo risentimento verso la Chiesa.
 
Interrogando diversi sacerdoti sulle attività da loro proposte per Qing Ming, ho ricevuto una secca risposta: nessuna. Grazie a Dio, nella diocesi di Nanchong (Sichuan), un sacerdote, p. Chen Gongao ha celebrato una messa per i defunti al cimitero di Xishan, presso il monastero benedettino di Nanchong(v. foto). In tal modo anche persone non cattoliche hanno assistito alla messa e hanno cominciato a percepire che la Chiesa è vicina alla cultura cinese e educa al rispetto per i defunti e alla pietà filiale.
 
Attraverso la messa per i defunti, molta gente sente l’affetto e la cura della Chiesa. La signora Li racconta. “Io non sono credente, ma mia madre lo era. Quando è morta, per suo espresso desiderio l’abbiamo seppellita qui. Veniamo di rado, ma i nostri cuori non possono dimenticare l’amore che nostra madre ha avuto per noi. Oggi, p. Chen ha celebrato la messa e così noi abbiamo potuto esprimere così il nostro affetto a nostra madre, come lei avrebbe voluto. Nello stesso tempo, attraverso il rito, comprendiamo di più il perché mia madre credeva in Dio e nella Chiesa: la Chiesa conosce i bisogni profondi delle persone e mostra sempre l’amore di Dio, prendendosi cura dei bisognosi. Siamo molto felici”.
 
Per venire incontro ai modi tradizionali di celebrare il rispetto per i morti, il cimitero di Xishan (cattolico), è provvisto anche di una pozza dove far scoppiare i petardi. Se la Chiesa si integrerà sempre più con la cultura cinese tradizionale, sarà accettata con molta più facilità dalla popolazione cinese.
Il p. Chen sta studiando i modi in cui integrare nella liturgia alcuni elementi di tradizione cinese. Anche questa è evangelizzazione.
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