Pechino: per nascondere un incidente, sei operai condannati a morire
Pechino (AsiaNews) – Le autorità di un cantiere di Pechino hanno nascosto per tre giorni la notizia di un incidente sul lavoro. Il ritardo nel diffondere la notizia e nei soccorsi ha condannato alla morte sei operai che sono rimasti intrappolati sotto il crollo di un cantiere della metropolitana.
Il crollo è avvenuto nella mattina del 28 marzo scorso nella zona universitaria di Haidian. La notizia è apparsa ufficialmente solo oggi, in cui si parla dei 6 operai come “dispersi”.
Subito dopo il crollo, le autorità - invece di chiamare i soccorsi - hanno isolato il cantiere chiudendone i cancelli e sequestrando tutti i cellulari degli operai e degli impiegati perchè non comunicassero all'esterno l'accaduto. Uno degli operai è riuscito a nascondere il proprio, ma ha dovuto chiamare degli amici nella provincia centrale dell’Henan per comunicare l’ incidente, temendo che a Pechino ci fosse un black out sulla notizia. Dopo la telefonata, la notizia si è diffusa a macchia d’olio, costringendo il governo ad ammettere oggi quanto è avvenuto.
Diversi blog cinesi commentano oggi la dinamica dell’incidente avvenuto nel tunnel della nuova metropolitana pechinese, costruita in vista delle prossime Olimpiadi. Secondo gli utenti della Rete, le autorità della città sono responsabili della morte dei sei operai.
Il tunnel della metropolitana è stato progettato per unire la zona universitaria al Palazzo imperiale. I lavori, che devono terminare entro l’inizio dei Giochi Olimpici, procedono con tale velocità che - secondo alcuni esperti – vengono ignorati del tutto i più elementari parametri di sicurezza sul lavoro. Secondo dati della Xinhua, l'anno scorso per incidenti di lavoro nella sola città di Pechino sono morte circa 1300 persone.