Papa: “In moschea ho pregato l’unico Dio dell’intera umanità”
Città del Vaticano (AsiaNews) – La preghiera nella Moschea Blu di Istanbul, un gesto “non previsto inizialmente, ma che si è rivelato molto significativo”, è stata rivolta “all’unico Signore del cielo e della terra, padre misericordioso dell’intera umanità”. Con queste parole, Benedetto XVI ha spiegato nel corso dell’udienza generale di oggi la sua preghiera silenziosa del 30 novembre scorso ad Istanbul.
Il Papa ha “ringraziato di questo la divina Provvidenza” ed ha aggiunto: “Possano tutti i credenti riconoscersi nel Dio unico e dare testimonianza di vera fraternità”.
Il pontefice si è poi augurato che la Turchia “sia ponte di amicizia e collaborazione tra Oriente e Occidente”, ed ha ringraziato il popolo turco “per la cordialità e simpatia” che gli ha espresso nel corso del suo soggiorno, dove “si è sentito amato e compreso”.
Per Benedetto XVI, nella Turchia laica “la distinzione fra la sfera civile e quella religiosa costituisce un valore e lo Stato deve garantire un'effettiva libertà religiosa”. Allo stesso tempo, ha affermato, “cristiani e musulmani devono collaborare insieme su temi come la giustizia, la pace, la vita”.
Il Papa ha poi elevato un preghiera a Dio, affinché “aiuti il popolo turco, i suoi governanti ed i rappresentanti delle diverse religioni a costruire insieme un futuro di pace” e perché “renda fecondo questo viaggio apostolico e animi nel mondo intero la missione della Chiesa per annunciare a tutti i popoli il Vangelo della verità della pace e dell'amore”.
Dello stesso tema ha parlato anche il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, che nel corso del suo discorso dopo la funzione di domenica scorsa ha detto: “Siamo certi che il viaggio del Santo padre al Patriarcato ecumenico darà i suoi frutti al dialogo tra le chiese cristiane, in modo particolare tra le chiese cattolica e ortodossa, e più in generale al dialogo interreligioso. Questo proprio miglioramento nei nostri rapporti contribuirà alla pace sul nostro pianeta”.
Il Patriarcato ecumenico, ha aggiunto, “è da molto tempo ideatore e promotore del dialogo tra le religioni e le civiltà: esso vede con grande soddisfazione la volontà per il miglioramento dei rapporti interpersonali in tutto il mondo”.