Papa: Libertà religiosa per il benessere della società
Sydney (AsiaNews) – Grande elogio dell’Australia, che da sempre garantisce la libertà religiosa, ma soprattutto richiesta a tutte le religioni di collaborare al bene del mondo e alla formazione dei giovani, incoraggiandoli “ad ammirare con stupore la bellezza della vita”, “a ricercarne il significato ultimo” e “realizzarne il sublime potenziale”.
Questa mattina Benedetto XVI ha dapprima incontrato i membri delle Chiese cristiane presenti in Australia: cattolici, anglicani, luterani, maroniti, melchiti, siriaci; membri delle Assemblee di Dio e della Uniting Church; poi ha avuto un raduno con rappresentanti di 40 gruppi religiosi: ebrei, musulmani, buddisti, indù, zoroastriani e sabei.
L’incontro con i cristiani è avvenuto nella cripta della cattedrale. Nel suo discorso il pontefice ha sottolineato l’importanza della franchezza nei rapporti ecumenici e ha proposto questo Anno Paolino come un’occasione per maturare nella comprensione dell’eucarestia, del servizio reciproco, e dell’unità della Chiesa, tenendo unite teoria e prassi.
Egli ha sottolineato l’importanza che nella “maestosa terra” d’Australia di dà alla libertà religiosa.
“Questo – ha spiegato il pontefice - è un diritto fondamentale che, se rispettato, consente ai cittadini di agire sulla base di valori radicati nelle loro più profonde convinzioni, contribuendo così al benessere dell’intera società. In questo modo i cristiani contribuiscono, insieme con i membri delle altre religioni, alla promozione della dignità umana e all’amicizia fra le nazioni”.
Anche nell’incontro coi rappresentanti delle religioni il papa ha fatto un elogio simile all’Australia,
per il suo rispetto della libertà religiosa, permettendo una influenza delle religioni nella vita sociale
“In un mondo minacciato da sinistre e indiscriminate forme di violenza, la voce concorde di quanti hanno spirito religioso stimola le nazioni e le comunità a risolvere i conflitti con strumenti pacifici nel pieno rispetto della dignità umana”.
Il pontefice ha sottolineato che “il senso religioso radicato nel cuore dell’uomo apre uomini e donne verso Dio e li guida a scoprire che la realizzazione personale non consiste nella gratificazione egoistica di desideri effimeri”. Proprio da ciò emergono le virtù del “venire incontro alle necessità degli altri”, il servizio che richiede “sacrificio e autodisciplina”, fino all’ uso “moderato dei beni naturali”. In tal modo, “uomini e donne sono portati a considerare l’ambiente come una cosa meravigliosa da ammirare e rispettare piuttosto che come una cosa utile semplicemente da consumare. È un dovere che si impone a chi ha spirito religioso dimostrare che è possibile trovare gioia in una vita semplice e modesta, condividendo con generosità il proprio superfluo con chi è nel bisogno”.
Benedetto XVI ha detto che questi valori “sono particolarmente importanti per un’adeguata formazione dei giovani, che tanto sovente sono tentati di considerare la vita stessa come un prodotto di consumo”. Per questo egli ha domandato una sempre maggiore collaborazione fra le religioni nell’educare i giovani: “Ci sia dato – ha concluso - di incoraggiare tutti, specialmente i giovani, ad ammirare con stupore la bellezza della vita, a ricercarne il significato ultimo e ad impegnarsi a realizzarne il sublime potenziale!”.
Alla fine della mattinata Benedetto XVI ha pranzato alla Reception Hall della residenza insieme al card. George Pell e a 12 giovani provenienti dai diversi continenti.