24/01/2021, 12.32
VATICANO
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Papa: Da Giovanni Battista a Gesù. Il dramma dei senzatetto

All’Angelus, papa Francesco spiega il primo annuncio di Gesù: il tempo compiuto e la conversione. “La vita è un dono dell’infinito amore di Dio, ma è anche tempo di verifica del nostro amore verso di Lui”. Preghiera silenziosa per Edwin, nigeriano senzatetto di 46 anni, morto di freddo a pochi passi dalla basilica di san Pietro. La preghiera ecumenica a san Paolo fuori le mura. L’invito ai giornalisti “ad andare e vedere anche là dove nessuno vuole, per testimoniare la verità”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Nel vangelo della messa di oggi (Marco 1,14-20), si ha “il ‘passaggio del testimone’ da Giovanni Battista a Gesù. Giovanni è stato il suo precursore, gli ha preparato il terreno e la strada: ora Gesù può iniziare la sua missione e annunciare la salvezza ormai presente”. Papa Francesco ha introdotto così la sua riflessione prima della preghiera dell’Angelus di oggi. A causa di una sciatalgia, il papa non ha potuto presiedere la messa del mattino, dedicata alla domenica della Parola di Dio. Egli ha però condotto la preghiera mariana, dalla biblioteca del palazzo apostolico. Dopo l’Angelus, Francesco ha pregato per un nigeriano senzatetto morto di freddo vicino al Vaticano.

Per papa Francesco, il messaggio di Gesù contenuto nel Vangelo di oggi, invita a riflettere su due temi: “il tempo e la conversione”.

“Il tempo ‘compiuto’ è quello in cui questa azione salvifica arriva al suo culmine, alla sua piena attuazione: è il momento storico in cui Dio ha mandato il Figlio nel mondo e il suo Regno si è fatto più che mai ‘vicino’”.

E poi “la conversione. Si tratta cioè di cambiare mentalità e di cambiare vita: non seguire più i modelli del mondo, ma quello di Dio, che è Gesù. È un cambiamento decisivo di visione e di atteggiamento. Infatti, il peccato ha portato nel mondo una mentalità della mondanità, che tende all’affermazione di sé stessi, definendosi contro gli altri e anche contro Dio, e per questo scopo non esita a usare l’inganno e la violenza”.

“Per ciascuno di noi – ha aggiunto - il tempo in cui poter accogliere la redenzione è breve: è la durata della nostra vita in questo mondo”. Francesco racconta poi quanto un vecchio gli ha detto sul letto di morte: “Come è volata via la vita!”.

“La vita – ha continuato il pontefice - è un dono dell’infinito amore di Dio, ma è anche tempo di verifica del nostro amore verso di Lui. Perciò ogni momento, ogni istante della nostra esistenza è un tempo prezioso per amare Dio e il prossimo, e così entrare nella vita eterna”.

“La Vergine Maria – ha concluso - ci aiuti a vivere ogni giorno, ogni momento come tempo di salvezza, in cui il Signore passa e ci chiama a seguirlo. E ci aiuti a convertirci dalla mentalità del mondo a quella dell’amore e del servizio”.

Dopo la preghiera mariana, il pontefice ha anzitutto ricordato che la domenica di oggi è dedicata alla parola di Dio, invitando tutti a una riscoperta delle Sacra Scritture e citando una famosa frase di san Girolamo: “Chi ignora le Scritture, ignora Cristo”.

Subito dopo egli ha invitato a una preghiera in silenzio per Edwin, nigeriano senzatetto di 46 anni, morto per assideramento il 20 gennaio scorso a pochi passi dalla basilica di san Pietro. Egli ha ricordato che quando per il freddo mori un povero a Roma, il papa san Gregorio Magno non fece celebrare messa perché era “come un Venerdì Santo”.

Il papa ha poi chiesto a tutti di unirsi spiritualmente alla preghiera ecumenica che domani sera si terrà presso la basilica di san Paolo fuori le mura. A conclusione, essendo oggi la memoria di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, ha ricordato il Messaggio per la Giornata delle comunicazioni sociali da lui diffuso ieri e ha esortato i giornalisti “ad andare e vedere anche là dove nessuno vuole, per testimoniare la verità”.

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