16/02/2025, 12.58
VATICANO
Invia ad un amico

Papa dal Gemelli agli artisti: 'Siate custodi delle Beatitudini'

Bergoglio è ricoverato in condizioni stabili a Roma per la bronchite. Oggi non ha recitato l'Angelus; pubblicato comunque il testo: il saluto ai partecipanti al Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura, un nuovo appello per la pace e i ringraziamenti per la vicinanza. "Beatitudini ribaltano la logica del mondo: arte partecipi a questa rivoluzione". 

Città del Vaticano (AsiaNews) - “Riposo assoluto” è stato prescritto a papa Francesco dal team medico dell’ospedale Policlinico Gemelli di Roma, dopo il ricovero a seguito di una bronchite contratta i giorni scorsi. Bergoglio oggi non ha quindi recitato l’Angelus, affidandone comunque il testo alla pubblicazione. Stando agli ultimi aggiornamenti da parte della Sala Stampa Vaticana, ieri pomeriggio non aveva presentato “episodi febbrili”. Questa mattina nel contesto del Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura, la lettura dell’omelia preparata dal pontefice è stata affidata al card. José Tolentino de Mendonça.

Papa Francesco dal riposo ricorda - nelle parole condivise per l’Angelus - la celebrazione di oggi delle ore 10 presso la basilica di San Pietro, presieduta proprio dal Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione nato in Portogallo. “Questo appuntamento […] ci ricorda l’importanza dell’arte come linguaggio universale che diffonde la bellezza e unisce i popoli, contribuendo a portare armonia nel mondo e a far tacere ogni grido di guerra”. E agli  artisti - tra cui pittori, musicisti e poeti - giunti in Vaticano per parteciparvi da varie parti del mondo, ha rivolto un saluto: “Avrei voluto essere in mezzo a voi ma, come sapete, mi trovo qui al Policlinico Gemelli perché ho ancora bisogno di un po' di cure per la mia bronchite”.

Un saluto è stato rivolto anche ai numerosi pellegrini giunti a Roma per il Giubileo, che avrebbero affollato piazza San Pietro per assistere alla recita domenica della preghiera mariana. Presente è stato anche un invito a pregare per la pace “nella martoriata Ucraina, in Palestina, in Israele e in tutto il Medio Oriente, in Myanmar, nel Kivu e in Sudan”. Infine, Bergoglio ha  ringraziato “per l’affetto, la preghiera e la vicinanza” di cui si sente circondato in questo tempo di malattia. “Così come vorrei ringraziare i medici e gli operatori sanitari di questo Ospedale per la loro premura: svolgono un lavoro prezioso e tanto faticoso, sosteniamoli con la preghiera!”, ha affermato il pontefice.

Nell’omelia di papa Francesco letta dal prefetto card. José Tolentino de Mendonça, si è parlato del Vangelo del giorno (Lc 6,17.20-26), nel quale Gesù condivide “davanti ai suoi discepoli e a una moltitudine di gente” le Beatitudini, le quali “non cessano di stupirci”. “Queste parole ribaltano la logica del mondo e ci invitano a guardare la realtà con occhi nuovi, con lo sguardo di Dio, che vede oltre le apparenze e la bellezza, persino nella fragilità e nella sofferenza”, ha letto il prefetto. Ricordando che la seconda parte del testo comprende anche delle ammonizioni. “Il contrasto tra ‘beati voi’ e ‘guai a voi’ ci richiama all’importanza di discernere dove riponiamo la nostra sicurezza”, ha aggiunto.

“Voi, artisti e persone di cultura, siete chiamati a essere testimoni della visione rivoluzionaria delle Beatitudini - ha continuato il cardinale -. La vostra missione è non solo di creare bellezza, ma di rivelare la verità, la bontà e la bellezza nascoste nelle pieghe della storia, di dare voce a chi non ha voce, di trasformare il dolore in speranza”. Per trasformare la crisi “dell’anima” e “di significato” presente oggi nel mondo. “L’artista è colui o colei che ha il compito di aiutare l’umanità a non perdere la direzione, a non smarrire l’orizzonte della speranza”, dice papa Francesco.

Ma la speranza - a cui è dedicato il corrente Anno Santo - non è “facile, superficiale, disincarnata”. “La vera speranza si intreccia con il dramma dell’esistenza umana. Non è un rifugio comodo, ma un fuoco che brucia e illumina, come la Parola di Dio”, ha aggiunto il prefetto. Che ha menzionato anche quale dovrebbe essere la missione di un artista: “Scoprire e rivelare quella grandezza nascosta, farla percepire ai nostri occhi e ai nostri cuori”. Gli artisti - ha aggiunto il presero sono “custodi della bellezza che sa chinarsi sulle ferite del mondo, che sa ascoltare il grido dei poveri, dei sofferenti, dei feriti, dei carcerati, dei perseguitati, dei rifugiati. Vedo in voi dei custodi delle Beatitudini!”.

Bergoglio, a partire dalla constatazione che nell’attuale epoca i muri si alzano e le differenze alimentano la divisione anziché l’“arricchimento reciproco”, si è rivolto agli artisti in quanto capaci di sovvertire questo ordine. “Voi, uomini e donne di cultura, siete chiamati a costruire ponti, a creare spazi di incontro e dialogo, a illuminare le menti e a scaldare i cuori”. E ancora: “L’arte non è un lusso, ma una necessità dello spirito. Non è fuga, ma responsabilità, invito all’azione, richiamo, grido. Educare alla bellezza significa educare alla speranza”. E parlando della “logica capovolta” che propongono le Beatitudini, papa Francesco ha affermato: “L’arte è chiamata a partecipare a questa rivoluzione”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Papa: disarmare il cuore per essere operatori di pace
01/11/2022 12:35
Papa a Venezia agli artisti: immaginate città dove nessuno sia estraneo
28/04/2024 13:51
Pellegrini da Pechino e Shanxi alla messa con papa Francesco per la conclusione del Giubileo
21/11/2016 10:46
Papa Francesco apre la Porta Santa in san Pietro: Giubileo della Misericordia nello “spirito del Vaticano II, del Samaritano”
08/12/2015
Papa: in Ucraina non operazione militare, ma ‘guerra che semina morte’
06/03/2022 12:46


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”