Maggiore democrazia nella campagne cinesi, per scongiurare le proteste sociali
Lo dice il segretario del Partito comunista del Guandong, che ritiene necessario rivedere l'attuale legge e assicurare poteri diretti al popolo.
Pechino (AsiaNews/Scmp) - Occore dare maggiore autonomia agli abitanti di Yunfu, tra le montagne del Guangdong, per evitare lo scoppio di proteste rurali. Lo dice Zheng Liping, segretario del Partito comunista della provincia.
"Gli abitanti - ha detto ieri Zheng, in un incontro con i membri del governo di Yunfu, durante il Congresso del popolo del Guangdong - debbono avere piena autonomia, dentro i confini della legge e della costituzione". La legge sull'organizzazione del villaggio - ha spiegato - dà agli abitanti i mezzi per risolvere ogni problema. La legge prevede che il Comitato del villaggio o il 10% dei residenti con diritto di voto possono chiedere una riunione su qualsiasi problema. Una percentuale del 20% può chiedere un'assemblea per discutere la destituzione del capo villaggio, ma quest'ultimo può rifiutarsi di convocarla.
"Se il capo villaggio si rifiuta - ha proseguito Zheng - la soluzione istituzionale è bloccata e la gente può ripiegare su vie illegali", come l'occupazione di uffici pubblici o violenze. I residenti possono allora rivolgere una petizione all'autorità superiore, ma così, comunque, "non possono risolvere i problemi da soli". Occorre, invece, trovare un sistema per risolvere sul luogo i problemi tra popolazione e Comitato del villaggio; può essere anche utile prevedere una "separata e indipendente" autorità superiore di controllo.
E' la prima volta che un importante funzionario del Partito comunista del Guangdong affronta in modo diretto il problema della democrazia rurale. Gli esperti ricordano il recente precedente di Taishi, dove gli abitanti hanno cercato, invano, di destituire il sindaco accusato di corruzione. Sono seguite proteste sociali di oltre 20 mila persone e la polizia per mesi è rimasta nel villaggio a controllare la situazione. Nei primi 8 mesi del 2005 nel Guangdong ci sono state 150 mila denuncie contro funzionari pubblici. Ma il problema è nazionale. (PB)