La competizione India-Cina arriva sul Mar Arabico
La Cina ha finanziato e aiutato la costruzione del porto pakistano di Gwadar, sul Golfo di Oman. Da lì Pechino ha un accesso diretto all’Oceano Indiano e alla penisola arabica ricca di energia. Pechino vuole anche realizzare un’autostrada e una ferrovia da Gwadar fino alla Cina, ma ci sono costi elevati e notevoli problemi tecnici.
L’autostrada del Karakorum vuole collegare la regione pakistana di Gilgit-Baltistan con lo Xinjiang cinese. Ma corre tra vette altissime, con il punto più alto a 4.693 metri; sarebbe impraticabile da dicembre ad aprile per le nevi e il maltempo. In alcuni tratti la zona è franosa, per cui non è adatta agli autocarri più grandi.
La ferrovia di tremila chilometri dovrebbe collegare Gwadar alla cinese Kashgar. Ma il costo è enorme, oltre 30 milioni di dollari al chilometro nel tratto di alta montagna.
Questi hanno anche ostacoli politici: la regione pakistana del Baluchistan è molto instabile, con forti movimenti ribelli e autonomisti. Alcuni ingegneri cinesi sono stati rapiti a Gwadar ed uccisi.
In ogni caso il porto di Gwadar rimane essenziale per la Cina per osservare le attività navali nell’Oceano Indiano, come scalo per l’energia, come base per navi e sottomarini cinesi.
New Delhi vede nel porto di Gwadar una minaccia, anche per la sua vicinanza allo Stretto di Hormuz e per il potenziale controllo sul trasporto di energia verso l’India. Ha reagito con una nuova base militare da 8 miliardi di dollari a Karwar, Karnataka, nell’India occidentale, ma soprattutto aiutando l’Iran a sviluppare il porto di Chabahar. Chabahar è a 72 chilometri a ovest di Gwadar.
Inoltre aiuta la realizzazione della strada Chabahar-Milak-Zaranj-Dilaram, dall’Iran in Afghanistan. India, Iran e Afghanistan hanno un accordo per la vendita di merci a New Delhi a condizioni preferenziali e con riduzioni fiscali.
Ma anche l’Afghanistan ha una grande instabilità politica per i ribelli talebani. Inoltre le opere procedono con lentezza: il porto di Chabahar nel luglio 2010 aveva una capacità di 2,5 milioni di tonnellate, rispetto ai 12 milioni preventivati.
Infine New Delhi di recente si è molto riavvicinata agli Stati Uniti, che propugnano l’isolamento di Tehran per la sua politica nucleare. In questo confronto politico, il grande alleato dell’Iran è proprio la Cina.
18/05/2021 12:00