12/12/2005, 00.00
KAZAKISTAN
Invia ad un amico

Kazakistan, libertà religiosa sotto controllo per frenare l'estremismo

I gruppi religiosi sono obbligati a registrarsi e a chiedere l'approvazione statale per attività e materiale religioso. Ma secondo i leader delle comunità la nuova normativa non ha portato, finora, a maggiori restrizioni.

Astana (AsiaNews/Forum18) – Le leggi introdotte in Kazakistan nel 2005 limitano in modo grave la libertà religiosa. Tuttavia, a distanza di mesi, personalità religiose e osservatori internazionali concordano che nel Paese la situazione non è peggiorata.

Nel febbraio 2005 sono state approvate 2 leggi per "combattere l'estremismo". Le nuove norme – osservano gli studiosi – danno grandi poteri allo Stato per controllare la vita delle organizzazioni religiose. Per "combattere l'estremismo", la legge prevede il bando delle associazioni religiose che "infrangono la legge della Repubblica". Ma – osserva Roman Podopriga, professore di diritto ad Almaty – "non è chiarito cosa sia l'estremismo. Per cui, in pratica, ogni organizzazione religiosa non tradizionale può rientrarvi". "La nuova legge – aggiunse all'epoca Ninel Fokina, presidente del Comitato di Helsinki ad Almaty – può essere usata dallo Stato per colpire le associazioni religiose che esso non gradisce".

Giudizio simile anche per le modifiche introdotte nel luglio scorso per la tutela della "sicurezza nazionale", altro concetto non definito con chiarezza. La legge prevede che ogni associazione religiosa o singolo missionario devono registrarsi, per poter operare, con divieto di ogni attività missionaria non autorizzata, anche solo a livello individuale. La registrazione vale per un anno; poi occorre una nuova richiesta, con la prova di appartenere a una associazione riconosciuta e con allegati il programma e tutto il materiale, religioso e non, che sarà utilizzato. Non si può usare materiale non allegato.

Il nuovo art. 374 del Codice degli illeciti amministrativi prevede gravi sanzioni per le attività religiose di gruppi non autorizzati, con una multa di 50 volte il salario minimo mensile (ora pari a 7 dollari Usa) per chi vi partecipa, 100 volte per chi organizza l'attività e 200 volte per chi le finanzia. Identiche pene per chi svolge attività religiose proibite. La previsione – dicono gli esperti – è così ampia da comprendere qualsiasi attività religiosa, anche un incontro di preghiera o una raccolta di denaro per beneficenza. L'art. 375 punisce con una multa pari a 15 salari mensili chi svolga attività missionaria non autorizzata, con l'espulsione per i missionari stranieri.

Severe sanzioni pecuniarie anche per le organizzazioni religiose riconosciute che "violino" "qualsiasi legge statale", oltre al divieto di ogni attività per 6 mesi. La trasgressione del divieto, poi, comporta il bando definitivo (multa fino a "solo" 40 salari per i leader).

I leader religiosi osservano comunque che in questi mesi non c'è stato un aumento delle attività contro la libertà religiosa. Le "azioni contro i cristiani, specie i membri di comunità religiose non registrate, c'erano anche prima delle nuove leggi", ha spiegato il 4 dicembre Aleksandr Klyushev, capo dell'Associazione delle organizzazioni religiose in Kazakistan, il quale ritiene che simili episodi siano "personali iniziative di funzionari provinciali", piuttosto che volontà del governo centrale. "Astana – prosegue – ha grande interesse a dimostrare alla comunità internazionale che qui c'è uno Stato di diritto. Spero che i fedeli religiosi che non si occupano di politica non incontrino problemi".

Non risultano azioni particolari contro la comunità cattolica, che costituisce meno del 2% della popolazione. E' stato, invece, ritirato il visto a numerosi missionari protestanti e Murat Telibekov, capo dell'Unione dei musulmani del Kazakistan, denuncia il frequente intervento statale per controllare l'attività delle moschee e rimuovere gli imam più integristi.

Su una popolazione di 14, 29 milioni di abitanti, il 42,7% dei kazaki è musulmano; i cristiani sono il 16%; i cattolici sono circa 200 mila.in Kazakistan. In generale l'Islam kazako è moderato, ma v sono spinte fondamentaliste provenienti da Afghanistan, Pakistan e Uzbekistan.(PB)

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Il parlamento kazako approva a tempo di record le leggi sulla libertà religiosa
23/09/2011
I kazachi, la sofferenza e l'amore di Francesco
15/09/2022 13:45
Natale ad Astana, a messa con ortodossi e musulmani
27/12/2012
Libertà religiosa in Kazakistan: “Una nazione, una religione”
29/07/2011
Astana tra riforme e autoritarismo
23/02/2024 08:53


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”