Il muro di Prabowo contro l'erosione delle coste indonesiane
di Steve Suwannarat
Il presidente ha deciso la costruzione di uno sbarramento lungo 700 chilometri per fermare l'avanzamento del mare che fa sprofondare le città. Ma ci sono forti dubbi sulla fattibilità e l'efficacia di quest'opera colossale.
Jakarta (AsiaNews) - La costa settentrionale di Giava, inclusa l'area della capitale Jakarta, è segnata da crescenti fenomeni di subsidenza e di erosione. Intere aree del litorale dalla provincia occidentale di Banten alla regione orientale di Gresik registrano un abbassamento annuo anche superiore ai venti centimetri e nell’ultimo ventennio hanno visto il mare spingersi fino di due chilometri nella terraferma. Un’avanzata inarrestabile che ha sommerso numerosi villaggi e ricoperto o salinizzato vaste estensioni di terreno agricolo, costringendo la popolazione a cercare una ricollocazione altrove, sia per ragioni di sicurezza, sia economiche.
Non che questi fenomeni siano relegati alla sola costa settentrionale dell’isola che da sola ospita circa 160 milioni di abitanti, il 56 per cento della popolazione indonesiana, e dove le aree densamente popolate di Jakarta, Pekalongan e Semarang sono tra le più colpite dall’abbassamento del suolo; riguardano con minore intensità anche le coste orientali di Sumatra e quella meridionale del Borneo. Maggiore causa, ma non unica, è la scarsa consistenza dei terreni sedimentali.
Una situazione che ha finora evidenziato anche la diversità di possibilità e di intervento fra le aree metropolitane, che dispongono di maggiori possibilità economiche e tecniche, e quelle rurali che di fatto vanno spopolandosi come unica alternativa all’avanzata delle acque. “Sfortunatamente – segnala Heri Andreas, esperto del Bandung Institute of Technology – nei villaggi con popolazione ridotta i governi locali hanno la tendenza a favorire la ricollocazione rispetto alla costruzione di costose barriere costiere”.
Per questo, mentre procede a rilento il progetto di spostamento della capitale amministrativa da Giava alla costa orientale del Borneo con il nome di Nusantara, l'amministrazione Prabowo ha deciso la costruzione di una muraglia di 700 chilometri a difesa delle fertili e produttive regioni costiere minacciate. Un'opera colossale che già ora, a qualche settimana dall'avvio del progetto, solleva dubbi e preoccupazione. Se infatti il presidente ha indicato come gli interventi tengano conto dell’impegno dell’Indonesia all’autosufficienza per diversi prodotti, tra cui il riso, la scala del progetto, i tempi lunghi e i limiti finanziari, rischiano di renderlo inutile.
Come Jakarta che potrebbe essere praticamente ingoiata dal mare entro la metà del secolo e il grande centro industriale di Pekalongan che rischia di finire sommerso al 90 per cento entro un decennio, regioni oggi densamente abitate sarebbero di fatto prima di allora spopolate.
Non è chiaro se il progetto del muro di contenimento del mare integrerà anche realizzazioni in via di completamento. Ad esempio lo sbarramento di Pekalongan, costato 73 milioni di dollari e che sarà completato entro l’anno. O la grande strada a pedaggio di 27 chilometri che collegherà Semarang a Demak, del costo di 918 milioni di dollari, pensata anche come opera di contenimento delle maree da completare nel 2027.
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