Hong Kong, la Cina soffoca gli avvocati in favore diritti umani
di Annie Lam
Il volume in lingua inglese edito da China’s Human Rights Lawyers’ Concern Group descrive: il lavoro dei legali, la repressione del governo, la biografia di attivisti di primo piano e gli atti dei processi. La “spada” a difesa della legalità e lo “scudo” per difendersi dalle persecuzioni. Nel gennaio 2010 uscirà la versione in lingua cinese.
Hong Kong (AsiaNews) – In concomitanza con la Giornata internazionale per i diritti umani, in programma oggi, il China’s Human Rights Lawyers’ Concern Group (Chrlcg), associazione per i diritti umani con base a Hong Kong, ha lanciato un libro in lingua inglese in cui descrive la situazione dei diritti umani in Cina. La versione cinese del documento verrà pubblicata nel gennaio 2010, per celebrare il terzo anniversario di attività del gruppo.
Il libro (nella foto un momento della presentazione) è intitolato “La spada e lo scudo: Gli attivisti per i diritti umani in Cina” ed è il primo volume pubblicato da Chrlcg.
Patrick Poon Kar-wai, segretario esecutivo del gruppo, spiega ad AsiaNews che il titolo simboleggia la spada usata dagli attivisti per difendere i diritti umani in Cina ma, al tempo stesso, il bisogno che essi hanno di uno scudo per proteggersi.
Gli articoli inseriti nel volume includono analisi scritte da difensori di primo piano dei diritti umani ed esperti di legge cinesi, di Hong Kong, Taiwan e Stati Uniti. Fra gli argomenti trattati nella pubblicazione vi sono: le crescenti persecuzioni contro difensori dei diritti umani e attivisti; restrizioni alla difesa nei processi, in particolare quelli che riguardano scrittori e dissidenti politici; il ruolo degli avvocati nei movimenti emergenti “weiquan” (a difesa dei diritti umani); infine un confronto fra la partecipazione ai movimenti in difesa dei diritti umani in Cina e a Taiwan. Il libro contiene anche la traduzione delle arringhe difensive in due casi emblematici di procedimenti a carico di attivisti per i diritti umani. “Ci auguriamo che questo libro – afferma Poon – fornirà ai lettori una migliore conoscenza e comprensione della realtà dei diritti umani in Cina”.
Negli ultimi tre anni, continua il segretario esecutivo, il movimento si è battuto per sostenere il lavoro dei difensori dei diritti umani e fare in modo che non si sentissero soli nella loro battaglia. “Ad oggi – aggiunge – abbiamo ricevuto moltissime richieste da organizzazioni estere e dalle Nazioni Unite in merito a informazioni sulla situazione degli attivisti”.
Dall’inaugurazione, il Concern Group ha seguito 80 casi in Cina; il libro contiene anche la biografia di oltre 30 attivisti cinesi perseguitati dal governo. L’indice è suddiviso in cinque capitoli: il primo riguarda le figure di spicco che si battono per i diritti umani in Cina. Il secondo affronta il tema della difesa e della rappresentanza legale, le dichiarazioni degli accusati in alcuni procedimenti, tra cui l’arringa di Li Fangping, avvocato del noto scrittore e attivista Hu Jia. Il terzo capitolo include le repressioni a carico degli avvocati. Il volume pubblica inoltre un comunicato stampa congiunto di avvocati professionisti di Taiwan e Hong Kong, che sostengono l’attività di China’s Rights Defence Lawyers. Il quarto capitolo racconta il lavoro dei legali e del movimento a difesa dei diritti umani, mentre il quinto e ultimo capitolo mette a confronto le esperienze degli avvocati dello stretto, descrivendo le tutele legali di quanti operano in Cina e di chi lavora a Taiwan.
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