Gao Yaojie, attivista anti-Aids: “Se torno in Cina rischio la vita”
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Gao Yaojie, medico 81enne famosa in tutto il mondo per la lotta contro l’Aids in Cina, teme di non poter tornare in patria per la persecuzione che il governo di Pechino porta avanti contro gli attivisti. Il medico, negli Stati Uniti da tre mesi, denuncia: “Guardate cosa fanno ai dissidenti. Ho paura di dover morire su un suolo straniero”.
Gao Yaojie è famosa in Cina e nel mondo per aver portato alla luce la diffusione dell’Aids nell’Henan, la sua terra di origine. Negli anni ’90, dispensari del governo hanno aperto un commercio di sangue sfruttando la povertà di molti contadini. La poca igiene delle trasfusioni ha diffuso il virus dell’Hiv. La sua aspra denuncia, diffusa in tutto il mondo, non ha portato a nessuna critica o arresto di responsabili governativi.
Dopo un lungo braccio di ferro diplomatico, Pechino le ha permesso di partire per gli Usa dove doveva ricevere un premio. Ora, la strada del ritorno sembra irta di ostacoli: “Guardate cos’hanno fatto a Tan Zuoren [attivista che ha denunciato le omissioni governative durante il terremoto del Sichuan, arrestato alcune settimane fa]. Dopo il suo fermo, siamo tutti più cauti. Io non ho paura degli ostacoli, ma devo ancora pubblicare un libro che dica la verità sull’Aids in Cina”.
È proprio per questo motivo, continua, “che ho deciso di partire. Da quando ho lasciato la Cina ho pianto molto, e so che i miei giorni sono contati. Questo potrebbe essere il mio ultimo viaggio, potrei essere sepolta in un suolo straniero. Ma non ho scelta, se voglio dire cosa succede ai malati cinesi e come si è diffuso veramente il virus Hiv”.