21/07/2016, 14.27
TURCHIA
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Erdogan: stato di emergenza per debellare il “virus” terrorista del colpo di Stato fallito

Lo stato di emergenza durerà tre mesi. Sospesi i diritti di assemblea, di pubblicazione, diffusione, movimento. Licenziati 20mila insegnanti. Secondo Erdogan la regia del tentato colpo di Stato è da attribuire a Fethullah Guelen e ad “altri Stati”.

Ankara (AsiaNews) – Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato ieri sera lo stato di emergenza per tre mesi, promettendo di debellare “tutti i virus presenti nelle forze armate” che il 15 luglio scorso hanno tentato un colpo di Stato fallito in poche ore.

Parlando dal palazzo presidenziale di Ankara, Erdogan ha dichiarato che lo stato di emergenza è necessario “per rimuovere in fretta tutti gli elementi dell’organizzazione terrorista che ha tentato il colpo”. Egli ha poi elencato tutte le regole di emergenza, pubblicate oggi sulla Gazzetta ufficiale.

Sono elencati 15 divieti: dalle restrizioni o bando a radunarsi nelle strade, al coprifuoco in certi periodi, al divieto di pubblicare, copiare, diffondere materiale illegale; al diritto per le forze dell’ordine di perquisire luoghi e persone; al regolamento di assemblee da tenere in luoghi chiusi e in orari stabiliti; possibilità di allontanare dal posto di lavoro persone la cui situazione contraddice l’etica.

E’ probabile che la dichiarazione dello stato di emergenza accrescerà il numero dei detenuti (finora almeno 10mila) e dei fermati. Intanto, oltre agli arresti di generali e ammiragli, più di 600 scuole sono state chiuse e 20mila insegnanti sono stati licenziati.

Fin dall’inizio, il presidente ha denunciato l’imam Fethullah Guelen come l’ispiratore del colpo di Stato e ha chiesto agli Stati Uniti – dove Guelen si trova in esilio volontario – di estradarlo in Turchia. In una dichiarazione pubblica, Guelen ha bollato come “ridicola” l’accusa che sarebbe dietro il fallito colpo di Stato.

Ai media Erdogan ha anche denunciato che vi sono responsabilità anche di “altri Stati”. Ma l’impressione di tutti è che l’unico a guadagnare da questo tentativo abortito di sovversione sia proprio Erdogan.

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