Disastro ferroviario: per i sopravvissuti lo spettro della fame
Pechino (AsiaNews/Agenzie) Dei 1300 feriti nel diastro ferroviario di Ryongchon, almeno 80 sono ancora in ospedale; 275 famiglie continuano a vivere in tenda dopo che le loro case sono state distrutte dall'esplosione, avvenuta lo scorso aprile.
Nicholas Young, presidente della Croce Rossa inglese, ha affermato che "è difficile immaginare l'impatto che l'incidente ha avuto su queste persone, ma deve essere stato devastante. Molti dei sopravvissuti con cui abbiamo parlato sono ancora traumatizzati, sia per l'esplosione, sia per la ricostruzione".
Il disastro ferroviario ha compromesso la già precaria situazione in cui versa il Paese, dove fame e povertà attanagliano la popolazione, che in parte sopravvive grazie all'intervento di organizzazioni umanitarie e internazionali.
Di ritorno da una visita nella Nordcorea, la Croce Rossa ha espresso preoccupazione: le questioni politiche, in particolare la ripresa del programma nucleare da parte di Pyongyang un anno e mezzo fa, rischiano di "ridurre gli aiuti umanitari, causando inevitabilmente la perdita di molte vite e l'aumento delle sofferenze".
Già nei mesi scorsi, il Programma alimentare mondiale (Pam) ha denunciato il calo di donazioni e i tagli alla distribuzione di generi alimentari. Un rapporto pubblicato in questi giorni dal Pam, a giugno e luglio 2 milioni di persone, tra cui donne incinte e in fase di allattamento e bambini della costa occidentale non avranno le razioni di cereali. A maggio, 800mila bambini non hanno ricevuto oli vegetali mentre 1 milione neanche i legumi.
Il disastro ferroviario di Ryongchon (provincia settentrionale di Pyongan) è avvenuto il 22 aprile scorso. La contea di Ryongchon conta 123.200 abitanti, di cui 27mila residenti nella città. Secondo i dati ufficiali, l'incidente ha causato 161 morti, di cui 76 bambini, 5 dispersi, 1300 feriti. Il 40% di tutta l'area urbana è rimasta danneggiata: 1850 case e molti edifici pubblici sono stati compromessi o distrutti. (MR)