Costruire una Thailandia onesta e trasparente. Un’assemblea nazionale getta le basi
di Weena Kowitwanij
Alla riunione, la quinta del genere, hanno partecipato anche rappresentanti delle tre religioni principali del Paese. L’evento vuole varare un piano della durata di dieci anni per riportare la pace nella società thailandese.
Bangkok (AsiaNews) – Si è aperta a Bangkok la 5° assemblea nazionale dedicata alla costruzione di un Paese più trasparente e libero dalla corruzione. La riunione è presieduta dal prof. Thanin Kraiwichien, consigliere personale del Premier thailandese. L’assemblea è organizzata dal ministero della Cultura e dalla Commissione nazionale anti-corruzione, sotto il titolo “Thailandia: un Paese di sorrisi e onestà”. Vi partecipano oltre 20 organizzazioni nazionali, per scambiarsi idee e iniziative per incoraggiare le persone a riportare la pace nella società thailandese, e a impegnarsi in un programma che dovrebbe durare dieci anni, dal 2012 al 2021. Sono presenti anche i rappresentanti delle tre maggiori religioni nazionali.
Un monaco buddista, Phra Dusadee Maethungkuro, presidente dell’Associazione di monaci buddisti per il lavoro sociale, ha paragonato ogni successo a un raggio della ruota. “Se non siamo fedeli a noi stessi, non facciamo il nostro dovere e non siamo puntuali, non siamo affidabili”. Quindi bisogna fare “ciò che è assegnato a ciascuno con onestà, prudenza e consapevolezza”. “Alcuni pensano che abbiamo un leader efficiente per guidare il governo, e lodano quella persona per la sua efficienza, senza badare alla sua immoralità; ma questo influenza le giovani generazioni. E’ come un otre con un buco: non importa quanta acqua ci versiamo, non si riempirà mai”, ha dichiarato il monaco, e ha continuato: “Invito i monaci buddisti a mirare a costruire la pace nella società, non alla promozione a un titolo ecclesiastico superiore. Il buddismo durerà solo fino a quando la gente avrà fiducia nell’insegnamento religioso. I monaci buddisti dovrebbero essere i monaci per la gente, con un ruolo di modello e un esempio di generosità verso la società”.
Mitre Darashine, uno studioso islamico ha ricordato come l’islam insegna che si deve essere un modello per i giovani in verità, correttezza, trasparenza, onestà e unità. “Ciascuno di noi segua rigorosamente i suoi insegnamenti religiosi che educano all’onestà sin da quando si è giovani”. E ha aggiunto: “Una cosa dobbiamo ricordare: sii consapevole in tutto ciò che fai. I genitori hanno il dovere di ricordare ai figli di seguire una strada religiosa. Così spenderanno la loro esistenza nell’onestà e nella correttezza.”
P. Anucha Chaiyadej, presidente della Comunicazione sociale cattolica di Thailandia ha affermato: “L’onestà è molto importante nella vita delle persone. Onestà verso Dio e verso gli altri. L’insegnamento cristiano sull’onestà è annunciato in maniera chiara in san Luca e in san Marco: ‘Paga a Cesare ciò che è di Cesare’. Se viviamo la nostra vita in base alla Parola avremo la virtù dell’onestà. Papa Benedetto XVI ha sottolineato questo insegnamento parlando di amore, carità e verità, e di come comprotarsi verso i fratelli e le sorelle”.
Un monaco buddista, Phra Dusadee Maethungkuro, presidente dell’Associazione di monaci buddisti per il lavoro sociale, ha paragonato ogni successo a un raggio della ruota. “Se non siamo fedeli a noi stessi, non facciamo il nostro dovere e non siamo puntuali, non siamo affidabili”. Quindi bisogna fare “ciò che è assegnato a ciascuno con onestà, prudenza e consapevolezza”. “Alcuni pensano che abbiamo un leader efficiente per guidare il governo, e lodano quella persona per la sua efficienza, senza badare alla sua immoralità; ma questo influenza le giovani generazioni. E’ come un otre con un buco: non importa quanta acqua ci versiamo, non si riempirà mai”, ha dichiarato il monaco, e ha continuato: “Invito i monaci buddisti a mirare a costruire la pace nella società, non alla promozione a un titolo ecclesiastico superiore. Il buddismo durerà solo fino a quando la gente avrà fiducia nell’insegnamento religioso. I monaci buddisti dovrebbero essere i monaci per la gente, con un ruolo di modello e un esempio di generosità verso la società”.
Mitre Darashine, uno studioso islamico ha ricordato come l’islam insegna che si deve essere un modello per i giovani in verità, correttezza, trasparenza, onestà e unità. “Ciascuno di noi segua rigorosamente i suoi insegnamenti religiosi che educano all’onestà sin da quando si è giovani”. E ha aggiunto: “Una cosa dobbiamo ricordare: sii consapevole in tutto ciò che fai. I genitori hanno il dovere di ricordare ai figli di seguire una strada religiosa. Così spenderanno la loro esistenza nell’onestà e nella correttezza.”
P. Anucha Chaiyadej, presidente della Comunicazione sociale cattolica di Thailandia ha affermato: “L’onestà è molto importante nella vita delle persone. Onestà verso Dio e verso gli altri. L’insegnamento cristiano sull’onestà è annunciato in maniera chiara in san Luca e in san Marco: ‘Paga a Cesare ciò che è di Cesare’. Se viviamo la nostra vita in base alla Parola avremo la virtù dell’onestà. Papa Benedetto XVI ha sottolineato questo insegnamento parlando di amore, carità e verità, e di come comprotarsi verso i fratelli e le sorelle”.
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