Contadini scontenti dei risultati all'Assemblea nazionale del popolo
Lavoratori migranti disillusi sui progetti della "nuova campagna socialista", che sarà bloccata dalla corruzione dei capi villaggio.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) La "nuova campagna socialista", il progetto di sviluppo lanciato dal premier Wen Jiabao all'Assemblea nazionale del popolo, non trova entusiasmo fra contadini e migranti che credono sempre meno alle promesse del governo.
Il piano quinquennale approvato ieri stabilisce 339 miliardi di yuan (oltre 33 miliardi di euro) di investimenti in 5 anni da utilizzare in strade, acqua potabile, condutture del gas, scuole, ospedali, telecomunicazioni. La decisione, definita "una scelta epocale" nello sviluppo cinese, centrato finora sulle città, dovrebbe migliorare la situazione di 800 milioni di contadini e ridurre le crescenti tensioni sociali.
Alla stazione ferroviaria di Pechino, piena di lavoratori migranti venuti dalle campagne, non c'è molta contentezza per le proposte di Wen. "Quel che ha detto sottolinea un contadino dell'Hunan è illusorio e astratto. Abbiamo già sentito tante volte tante meravigliose promesse ma non le abbiamo mai visto realizzarsi". Wang Shifang, un altro migrante dell'Hunan esprime molti dubbi sul fatto che il concetto della "nuova campagna socialista" sarà efficace. "Nel nostro villaggio continua ci sono così tante regole locali e i capi concentrano tutti i loro sforzi a raccogliere soldi con le tasse. Eppure il governo ha detto di togliere le tasse sugli agricoltori".
Una contadina dell'Henan rivela che lei e altri abitanti del villaggio hanno cercato molte volte di portare una petizione a Pechino contro i loro capi villaggio che hanno espropriato le terre, ma hanno fallito. Lei e suo marito sono stati arrestati varie volte dalla polizia. "Non ho più fiducia nel governo conclude perché la polizia arresta noi, che stiamo esercitando un diritto iscritto nella costituzione".
Qualcuno distingue fra Wen Jiabao, considerato "vicino ai contadini", e i capi locali. Zhou Qiugliang, del Jiangsu, afferma che "il premier Wen ha mostrato di avere cura per noi". Ma aggiunge: "il governo del villaggio ha tolto le tasse sugli agricoltori, ma ha introdotto nuovi balzelli e spese che neutralizzano il beneficio dell'abolizione delle tasse".
Fra i critici del progetto del governo vi sono studiosi e consulenti. Essi fanno notare che l'investimento delle campagne (per 800 milioni di contadini) è irrisorio se comparato al bilancio cinese (e alle spese per la burocrazia. Secondo Ren Yuling, consulente del Consiglio di stato, l'amministrazione statale spende ogni anno 300 miliardi di yuan per coprire le spese di viaggio dei funzionari; 200 miliardi in spese di intrattenimento e 250 miliardi in viaggi all'estero.
27/05/2020 08:59