24/01/2025, 15.37
VATICANO-INDIA
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Card. Kookavad nuovo prefetto del dicastero per il Dialogo interreligioso

Francesco ha scelto il 51enne porporato del Kerala, suo collaboratore per l'organizzazione dei viaggi papali, come successore del card. Ayuso Guixot scomparso nel novembre scorso. La prima volta di un asiatico alla guida di quest'organismo vaticano. Lo stile dell'inculturazione vissuto in India fin dal 1500 da Roberto De Nobili e la via della fraternità nelle sue prime dichiarazioni. Ad AsiaNews la gioia della Chiesa siro-malabarese da cui proviene.

Città del Vaticano (AsiaNews) - Papa Francesco ha scelto il giovane cardinale indiano George Kookavad - suo stretto collaboratore, elevato alla porpora nell’ultimo concistoro del dicembre scorso - come nuovo prefetto del Dicastero per il dialogo interreligioso. Diventa così il terzo cardinale asiatico ai vertici di un dicastero della Curia romana accanto al filippino Luis Antonio Tagle, pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione, e al coreano Lazzaro You Heung-sik, prefetto del dicastro per il Clero. Diventa anche il primo asiatico in assoluto a guidare l’organismo vaticano per i rapporti con le religioni non cristiane istituito da Paolo VI: un fatto significativo dell’attenzione della Chiesa non solo al mondo musulmano, ma anche alle grandi religioni dell’Oriente.

Il card. Kookavad - che è nato in Kerala 51 anni fa ed è membro della Chiesa siro-malabarese - prende il posto del card. Miguel Ángel Ayuso Guixot, missionario comboniano spagnolo grande conoscitore del mondo arabo-islamico, scomparso il 25 novembre scorso all’età di 72 anni. Attualmente anche il segretario del dicastero per il Dialogo interreligioso è un presule proveniente dall’Asia meridionale, mons. Indunil Janakaratne Kodithuwakku Kankanamalage, originario dello Sri Lanka.

Il card. Kookavad è stato ordinato sacerdote nel 2004 per la diocesi di Changanacherry. Entrato due anni dopo nel servizio diplomatico della Santa Sede due anni dopo, ha svolto servizio anche in alcune nunziature di Paesi islamici come l’Algeria e l’Iran. Chiamato dal 2020 nella sezione per gli Affari generali della Segreteria di Stato, dal 2021 ha curato l’organizzazione di tutti i viaggi di papa Francesco, compito che continuerà a svolgere parallelamente al nuovo incarico.

Proprio il significato interreligioso di questi momenti è stato sottolineato dal nuovo prefetto in un’intervista ufficiale rilasciata a Vatican News e diffusa oggi contestualmente alla notizia della sua nomina, in cui ricorda gli incontri significativi avuti durante il recente viaggio nel Sud-est asiatico, ma anche quelli precedenti in Mongolia e in Kazakhstan. “Confido molto – ha proseguito parlando del nuovo incarico ricevuto - nella preghiera di tutti coloro che non smettono di sognare un mondo in cui le diversità religiose non soltanto convivano in pace tra di loro ma siano esse stesse elementi insostituibili per costruire la pace tra i popoli. Confido nella guida del Santo Padre, e anche nel cammino già tracciato con profonda saggezza da coloro che mi hanno preceduto”.

A una domanda sulla provenienza da un contesto multireligioso e multiculturale come quello indiano, il card. Kookavad ha risposto ricordando come “già nel 1500 il gesuita Roberto De Nobili assunse abiti e costumi dei monaci indiani imparando le lingue locali cercando di assimilare tutto ciò che poteva essere valorizzato di queste tradizioni. Ciò che vorrei sottolineare – ha aggiunto - è questo atteggiamento di apertura, di simpatia e di vicinanza verso le altre tradizioni. La fede cristiana è capace di inculturarsi: i cristiani sono chiamati ad essere seme di fraternità per tutti”.

In una dichiarazione ad AsiaNews dall’India l’arcivescovo maggiore dei siro-malabaresi ha espresso la gioia della Chiesa di rito orientale a cui il nuovo prefetto appartiene per la scelta compiuta da papa Francesco. “Le più vive congratulazioni al card. George Kookavad, orgoglio e prestigio per la Chiesa siro-malabarese e per l'intera Chiesa indiana. Non ci sono parole per esprimere nostra gratitudine al Santo Padre per aver scelto un cardinale così giovane ed energico dalla nostra comunità per essere il prefetto del dicastero per il Dialogo interreligioso. Auguro al card. George tutto il meglio e le benedizioni di Dio nel suo ministero. È un compito di grande responsabilità e Dio lo aiuterà, con i doni divini dello Spirito Santo, affinché possa prudentemente, efficacemente e affettuosamente conoscere e far crescere il suo servizio per il bene della Chiesa”.

(ha collaborato Nirmala Carvalho)

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