Aung San Suu Kyi a Westminster Hall: “aiuto concreto” per le riforme in Myanmar
Londra (AsiaNews) - Un "aiuto concreto" a sostegno delle riforme in Myanmar e "investimenti democracy-friendly" per garantire un futuro migliore a tutta la popolazione civile. Sono questi i due passaggi più significativi dello storico discorso della leader dell'opposizione Aung San Suu Kyi al Parlamento britannico, riunito ieri pomeriggio in seduta congiunta nella Westminster Hall. Alla 67enne "Signora" birmana, Londra ha voluto riservare il massimo degli onori: un intervento davanti ai rappresentanti della Camera dei lord e della Camera dei comuni, nella celebre sala dell'11mo secolo dove sinora avevano parlato solo un numero ristretto di capi di Stato e personalità religiose, fra cui papa Benedetto XVI, Nelson Mandela e Barack Obama. Nell'introdurre l'intervento della leader della Lega nazionale per la democrazia (Nld), il presidente della Camera dei comuni John Bercow l'ha descritta come "la coscienza di una nazione e un'eroina per l'umanità".
Prima donna dopo la regina Elisabetta II e prima personalità asiatica a parlare alla Westminster Hall, per tutto l'intervento Aung San Suu Kyi si è riferita al proprio Paese con l'antico nome coloniale britannico: Birmania. Fra i punti oggetto del suo intervento vi sono: riforme costituzionali, miglioramento del livello di istruzione del popolo, rispetto della legalità e del principio di supremazia della legge, fine dei conflitti con le minoranze etniche "a nord, ovest e anche est" del Paese e l'importanza del voto, quale migliore espressione della libertà di scelta. Un diritto, ha ricordato la "Signora", che ha potuto esercitare lo scorso anno per la prima volta in decenni.
Alternando momenti scherzosi e battute ironiche - come in occasione del parallelo fra riti e "formalità" del Parlamento birmano e la "relativa informalità e vivacità" del corrispettivo britannico - a passaggi da vera statista, Aung San Suu Kyi ha sottolineato che alla base del suo viaggio (in Inghilterra ed Europa) vi è la "richiesta di aiuto concreto, un aiuto da amico e da pari, a sostegno di riforme che possano garantire una vita migliore e maggiori opportunità al popolo birmano". Il Myanmar si trova "all'inizio di un viaggio", ha aggiunto, diretto "spero, verso un futuro migliore" anche se restano ancora molte "cime da scalare".
Sottolineando che vi è ancora molto da fare per una vera democrazia nel Paese, la leader della Nld ha voluto invitare "i nostri amici, qui in Gran Bretagna e altrove" a sostenere il processo di riforme per la costruzione di una "società giusta". Al riguardo, la "Signora" saluta con favore l'invito rivolto dal governo britannico al presidente birmano Thein Sein - ricordato da Aung San Suu Kyi nel suo intervento - che nei prossimi mesi dovrebbe recarsi in visita ufficiale a Londra. La donna ha inoltre incoraggiato "investimenti democracy-friendly" in una nazione ricca di gas e materie prime, potenzialmente in grado di diventare la nuova "tigre asiatica" ma che registra un tasso di povertà e sottosviluppo ancora diffuso.
La Nobel per la pace non ha dimenticato i conflitti e le situazioni di tensione che ancora oggi colpiscono la Birmania nel nord, a est e nell'ovest e chiede un "sostegno concreto" nel processo di "riconciliazione nazionale". In particolare, Suu Kyi ricorda il valore supremo del "dialogo" che prevale sullo "sviluppo economico nel breve periodo" per la costruzione di una nazione prospera e rivolta al futuro. Per far questo è necessario inoltre aiutare in modo concreto le decine di migliaia di sfollati, in particolare i bambini, che hanno dovuto abbandonare le loro case perché situate in zone di tensione interconfessionale o aree teatro di una guerra civile.
Aung San Suu Kyi ha infine precisato la natura del suo viaggio in Europa, che dopo aver toccato la Svizzera, la Norvegia, l'Irlanda e il Regno Unito si concluderà a Parigi, in Francia: "Questo viaggio al di fuori della Birmania - ha affermato - non è un pellegrinaggio sentimentale nel passato, ma l'esplorazione di nuove opportunità a portata di mano del popolo birmano". Al termine del discorso, durato circa 30 minuti, alla leader della Nld è stata riservata una vera e propria standing ovation, cui è seguito il cerimoniale dei saluti ai parlamentari britannici e a personalità religiose, fra cui l'arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, capo della Chiesa anglicana.
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