All'Assemblea nazionale del popolo, le ultime promesse di Wen Jiabao
Pechino (AsiaNews) - L'Assemblea nazionale del popolo, il parlamento cinese, è iniziata oggi in un clima di sobrietà: niente fiori sul palco e niente passatoie rosse dopo le ultime minacce contro le spese folli della leadership. Gli oltre 3mila delegati, che si radunano una volta all'anno, da oggi fino al 17 marzo, sono chiamati anzitutto ad approvare il passaggio decennale di consegne da Hu Jintao a Xi Jinping e da Wen Jiabao a Li Keqiang. Sebbene potranno discutere di diversi temi politici, le linee fondamentali sono già stabilite dal Comitato permanente del Politburo e ai delegati toccherà solo avallarle.
La prima sessione di stamane ha visto protagonista il premier uscente Wen Jiabao che ha presentato il suo rapporto di lavoro tracciando anche le direzioni per il prossimo futuro. Nei quasi 100 minuti di discorso, approvato dalla leadership. Wen ha fissato una crescita del 7,5% per il 2013, mantenendo un'inflazione del 3,5; un incremento del 10% nella spesa pubblica; la nascita di almeno 9 milioni di posti di lavoro nel campo dell'edilizia popolare.
Come per gli altri anni, egli ha criticato gli eccessi degli investimenti statali, il modello che punta all'economia pesante, bollando la crescita cinese "sbilanciata, scoordinata, insostenibile". Egli ha anche messo in luce il sempre più largo abisso fra ricchi e poveri che porta alla protesta sociale e per questo per ben tre volte ha domandato che la Cina cambi modello economico, puntando più al mercato interno che all'export, segnato dalla crisi economica mondiale.
"Dobbiamo rendere sicuro il miglioramento del benessere della popolazione, vero punto di partenza e scopo del lavoro del governo". Wen ha anche promesso un programma sulle pensioni e una speciale attenzione all'ambiente, riducendo il consumo di energia e risolvendo gli innumerevoli casi di inquinamento di aria, terra e acqua che minano la vita della popolazione. "La situazione dell'ambiente ecologico - ha detto Wen - colpisce il benessere [presente] del nostro popolo come pure la posterità e il futuro della nostra nazione".
Un altro tema tipico di questi anni è l'appello contro la corruzione, da "combattere in modo risoluto, rafforzando l'integrità politica". Xi Jinping, non appena divenuto segretario del Partito lo scorso novembre, ha affermato che la corruzione rischia di distruggere il Partito e il suo potere.
Un punto che fino a ieri era stato sottaciuto è la spesa per l'esercito: crescerà "solo" del 10,7%, in ribasso rispetto al 11,2 dello scorso anno. Wen ha difeso il budget militare per "difendere in modo risoluto la sovranità della Cina, la sicurezza e l'integrità territoriale", strappando applausi dai delegati.
Non appena Wen ha finito di parlare, nel web si sono scatenate le critiche contro le promesse non mantenute della coppia Hu-Wen. Molti ricordano gli appelli passati contro la corruzione, come pure le richieste ufficiali di pubblicare i redditi dei membri del Partito e dei loro familiari. Ma lo stesso Wen Jiabao e Xi Jinping non lo hanno mai fatto. E quando dei giornali esteri hanno rivelato le loro proprietà, il regime ha semplicemente oscurato internet.
Stessa delusione per l'attenzione all'ambiente. Solo lo scorso anno all'Anp si è affermato che esso avrebbe "in modo risoluto conservata energia, ridotto le emissioni,... proteggendo in modo più efficace l'ambiente ecologico". Ma i tassi di inquinamento dell'aria e dell'acqua sono divenuti insostenibili.
Alla vigilia dell'Anp molti si aspettavano un impegno costruttivo su educazione, sanità, povertà, disuguaglianze e una lotta davvero efficace contro la corruzione. La risposta, dice un giovane, "sono soltanto parole".
05/03/2012
05/03/2018 10:20
27/05/2020 08:59