Si teme un numero molto alto di morti dopo la scossa di magnitudo 7.7 che ha sconvolto il Paese, già devastato da quattro anni di guerra civile. Fonti locali riferiscono il crollo di templi, moschee e chiese, oltre al collasso di ponti ed edifici; alcuni ospitavano sfollati scappati dai bombardamenti della giunta militare. La preghiera di un sacerdote dal Myanmar: "Fino a quando, o Signore?". La Fondazione Pime ha aperto una raccolta di emergenza per gli aiuti.
L'ex ministra della Giustizia detenuta ingiustamente per 2454 giorni per la sua opposizione ai metodi della "guerra alla droga" dell'ex presidente: "Le famiglie delle vittime speravano nel mandato della Corte Penale Internazionale". Oggi raduni pro-Duterte per l'80esimo compleanno. A L'Aia l'udienza preliminare sarà il 23 settembre. Parlando a Roma al convegno per i 150 anni dei Verbiti ha invitato a guarire "chi tollerò e favorì le uccisioni".
Una folla ha preso d’assalto un santuario sufi, sostituendo la bandiera verde con una zafferano, simbolo dell’induismo nazionalista. A Nagpur, invece, gli scontri erano esplosi il 17 marzo dopo la richiesta da parte di gruppi estremisti di rimuovere la tomba dell’imperatore moghul Aurangzeb. In questo clima teso, il primo ministro Modi è atteso nella città, roccaforte dell'organizzazione paramilitare RSS e che da simbolo di armonia è diventato centro delle tensioni tra identità religiose e politiche.
Khalil Sayegh, originario di Gaza e co-fondatore di Agora Initiative, racconta di una popolazione stanca della guerra e del dominio del movimento estremista. Oggi le proteste sono più evidenti perché Hamas è indebolito e non riesce “reprimerle con brutalità”. La situazione umanitaria è “un disastro” e gran parte degli abitanti a rischio carestia a causa del blocco degli aiuti.
Esplosione nell'area del mercato di Barech, tra le vittime anche un medico noto per le cure contro il cancro. La strage arriva dopo gli arresti indiscriminati seguiti al sequestro del treno Jaffar Express. Voci della società civile locale ad AsiaNews: "Il governo trovi una soluzione chiara alle richieste di lunga data del popolo beluci".
Fermati nella provincia di Tra Vinh con l'accusa di "abuso delle libertà democratiche". Quasi 1,3 milioni di Khmer Krom vivono in una parte del Vietnam che un tempo era il sud-est della Cambogia. Gli attivisti a Radio Free Asia: "Il governo vietnamita vuole impedire l'espressione della nostra identità culturale”.