Dodici mesi dopo la notte in cui il predecessore Yoon cercò di imporre la legge marziale, l'attuale presidente Lee esalta la resilienza della democrazia sudcoreana e candida il suo popolo al premio Nobel per la pace. Anche 25 parlametari dell'allora partito di governo hanno presentato pubbliche scuse. Intanto i processi continuano: chiesti 14 anni per corruzione per l'ex first-lady.
Per mons. Palinuro la presenza di Leone XIV ha ridato “entusiasmo” a una comunità cattolica caduta in un clima di “torpore”. Nell’incontro col mondo ortodosso il ritorno “alle origini della fede”, anche se restano le sfide. I gesti semplici del pontefice hanno rimosso “pregiudizi” nei musulmani. L’impegno comune con la diplomazia di Ankara per la pace in Medio oriente.
Un'inchietsa del sito Currentime ha tracciato un quadro del problema nei Paesi ex-sovietici. In nessuno dei cinque Paesi dell'Asia Centrale il concetto di “femminicidio” è inseirito nel Codice penale, nonostante la violenza domestica sia diffusa. Anche il conflitto bellico tra Russia e Ucraina ha comportato una crescita notevole dei reati contro le donne in entrambi i Paesi.
Ai responsabili libanesi, il papa raccomanda: “Lasciamo cadere le armature delle nostre chiusure etniche e politiche, apriamo le nostre confessioni religiose all'incontro reciproco”. Per il pontefice la pace deve essere sia “obiettivo che mezzo”. In 150mila alla Messa conclusiva sul lungomare. Ieri sera la cena in Nunziatura con alcuni capi religiosi musulmani.
Dopo due attacchi che hanno causato cinque morti e cinque feriti, l’ambasciata di Pechino a Dushanbe ha ordinato l’evacuazione dalle zone di frontiera. Il governo del Tagikistan e i talebani hanno affermato che collaboreranno mentre crescono i timori che dietro gli attacchi (non ancora rivendicati) ci siano i combattenti del Partito islamico del Turkestan (TIP). L’instabilità minaccia la cooperazione regionale e i progetti cinesi della Belt and Road Initiative.
Oltre mille morti e milioni di persone colpite in vaste aree del Sud est asiatico e dell'Asia Meridionale mentre il maltempo continua a infierire. Nello Sri Lanka tutti e 25 i distretti hanno riportato danni a vario titolo. In Indonesia ad aggravare le devastazioni vi sarebbe anche il disboscamento illegale che ha contribuito all’erosione dei terreni.