Amit Shah - il ministro degli Interni del governo Modi - ha annunciato la misura presentando il manifesto elettorale in vista del voto locale del 20 novembre. Sono attualmente 10 su 36 gli Stati e territori indiani dove è in vigore la draconiana misura utilizzata per intimidire i cristiani. L'arcivescovo di Mumbai: "Nessun governo può entrare nella sfera della coscienza, cambiare religione diritto umano sancito dalla Costituzione".
Incontrando in Vaticano questa confessione del Kerala di matriace siriaca ma molto vicina al mondo riformato, il pontefice ha espresso il desiderio di un appuntamento comune tra i cristiani di ogni denominazione sul tema della missione: "Lavorare insieme per testimoniare Cristo Risorto è il modo migliore per avvicinarci"
Alla vigilia dell'apertura della Cop29 Baku diffuso l'Indian Climate Report 2024 sui fenomeni registrati nei primi nove mesi dell'anno. Ben 3.238 persone hanno perso la vita nel Paese a causa di inondazioni, frane e ondate di calore, con un aumento del 18%. In Madhya Pradesh il numero maggiore di giornate di clima anomalo, in Kerala il record di vittime.
Quella dello Stato dell'India nord-orientale è una ferita ancora aperta: ieri sera alcune case sono state date alle fiamme e la comunità Kuki, in prevalenza cristiana, continua a denunciare le incursioni di gruppi di estremisti Meitei. Si teme un maggiore coinvolgimento anche dei Naga, finora estranei alle violenze. I colloqui proposti dal ministero dell'Interno si sono conclusi con un nulla di fatto.
Surendra Jain, esponente locale del Vhp, parla di “coinvolgimento” delle istituzioni ecclesiastiche nel “business” del narcotraffico. Oltre a “distruggere la nostra cultura, insultando le tradizioni, le credenze”. Tre organizzazioni cristiane presentano una denuncia alle autorità contro la campagna diffamatoria. Parole “sprezzanti e odiose”.
Contestazione anche in occasione del rito a lungo rinviato. L'amministrazione apostolico della diocesi "ribelle" di Ernakulam-Angamaly ha condizionato l'ammissione al rito per i nuovi preti a una dichiarazione giurata in cui si impegnano a celebrare secondo il rito "uniforme" adottato dal Sinodo. E in una circolare ha vietato a preti e laici di partecipare ad associazioni che "criticano la posizione ufficiale della ChIesa".