Un clima di “festa universale” ha caratterizzato ieri il Capodanno bengalese dell’anno 1432. Una ricorrenza che unisce fedeli di religioni diverse in un Paese attraversato negli ultimi mesi da gravi turbolenze politiche e sociali. Associazione cristiana del Bangladesh: “È parte integrante della nostra storia e della nostra cultura”.
Nell'ambito della conversione a un'economia di guerra negli ultimi tre anni la procura generale della Russia ha confiscato ai privati 411 grandi compagnie, con attivi che superano i 30 miliardi di dollari. Tra i principali gestori di queste operazioni vi sarebbero i due fratelli oligarchi più vicini al presidente Vladimir Putin, Arkadij e Boris Rotenberg.
È il secondo viaggio in Vietnam in meno di un anno e mezzo per il presidente cinese, che punta a rilanciare la cooperazione strategica con il Paese comunista per fronteggiare le tariffe statunitensi. La visita rientra in un più ampio tour regionale che comprenderà anche la Malaysia e la Cambogia. Intanto oggi Phnom Penh ha inviato in Cina cittadini di Taiwan accusati di lavorare nei centri per le truffe online.
Papa Francesco ha approvato la promulgazione del decreto su un miracolo attribuito all’intercessione della religiosa del Kerala fondatrice delle Suore Carmelitane Teresiane. Sarà beato anche don Lanciotti, ucciso in Brasile nel 2001, martire del XXI secolo. Venerabile Gaudì, l’architetto della Sagrada Famiglia.
La seconda fase di espulsioni forzate di rifugiati iniziate nel 2023 nonostante le critiche da parte di diverse organizzazioni internazionali. Attivisti per i diritti umani ed ex collaboratori della coalizione occidentale rischiano la vita in Afghanistan. Per il governo di Islamabad è uno strumento di pressione sulle autorità talebane di Kabul, accusate di sostenere i gruppi terroristici che operano in Pakistan.
Dopo il nuovo raid all'ospedale anglicano il parroco racconta le celebrazioni in una chiesa percepita come “luogo sicuro, anche se nessun posto lo è” nella Striscia. Il dolore per la morte di un bambino a causa dei bombardamenti. "Non si vede alcun segno di distensione”. La richiesta di preghiere e il ringraziamento per la vicinanza di papa Francesco che “continua a chiamarci”.