Durante la funzione del Giovedì Santo il patriarca Kirill ha recitato una speciale preghiera “per la vittoria della santa Rus’”, che intensifica le litanie belliche imposte ai sacerdoti, pena la privazione dello stato clericale di fronte al rifiuto di pronunciarle. Le celebrazioni pasquali devono ricompattare il popolo dei credenti per mostrare che la Russia ha sconfitto il male al suo interno, ritrovando la giusta via per la sobornost.
Le notizie di oggi: gli uiguri nello Xinjiang hanno il tasso di carcerazione più alto al mondo, in cella uno su 26. Delhi ha avviato l'espulsione di rifugiati dal Myanmar. Seoul aumenta l’allerta terrorismo in cinque ambasciate in Asia nel timore di attacchi di Pyongyang. Nuovo passaggio di navi e caccia cinesi nello Stretto di Taiwan.
Le notizie di oggi: almeno 36 vittime nel Guangdong per il crollo di un’autostrada. Ankara vuole unirsi al Sudafrica nella causa per genocidio contro Israele alla Corte internazionale di giustizia. Il Bhutan è pioniere nell’Asia meridionale per assistenza sanitaria di base (Aps). Ondata di calore e cattiva gestione causano una moria di pesci in un bacino idrico nel sud del Vietnam, centinaia di migliaia di animali morti.
Le notizie di oggi: in Vietnam domani prevista una sessione straordinaria del Parlamento. Pechino premia con una medaglia e denaro la repressione della giunta birmana. Turkish Airlines riprende i collegamenti con l’Afghanistan, quattro voli settimanali fra Istanbul e Kabul. Le prime due fasi della maratona elettorale in India registrano un’affluenza inferiore al voto 2019 per il Lok Sabha
Le notizie di oggi: i talebani afghani hanno avviato una campagna nazionale anti-polio. Tribunale Usa condanna studente cinese al carcere per minacce stalking verso una connazionale promotrice di campagne “pro-democrazia”. Vittime e nuove chiusure di scuole per l’ondata di calore in India e Bangladesh. Altri due anni di pena per attivista thai in prigione per lesa maestà.
Il Kazakistan sta cercando di ottenere finanziamenti stranieri per oltre 150 miliardi di dollari per lo sfruttamento dei giacimenti sul Caspio. Ma Mosca non manca di ricordare spesso che i suoi territori settentrionali sono “originariamente russi” e russofoni, come viene affermato per il Donbass.