I due governi hanno raggiunto l’intesa dopo che le divisioni avevano fatto ipotizzare un ripiego sulla sede dell’organismo a Bonn. Ankara ospiterà l’evento, a Canberra la “guida” del comitato. Restano i timori sulla reale efficacia della collaborazione fra i due Paesi, uniti alle critiche delle nazioni del Pacifico che puntavano all’organizzazione della manifestazione.
Nonostante il cessate il fuoco proclamato a Gaza, la violenza continua a travolgere la regione: non solo nella Striscia e in Cisgiordania ma anche in Libano, dove Israele ha bombardato il campo profughi di Ein el-Hilweh uccidendo almeno 13 persone. In questo contesto, un gruppo ecumenico di leader cristiani palestinesi commenta la recente risoluzione 2803 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, giudicata insufficiente e condizionante.
Dopo l’approvazione del piano su Gaza da parte del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, il principe ereditario saudita Muhammad bin Salman torna negli Stati Uniti per la prima volta dall’omicidio Khashoggi. Al centro dei colloqui con Trump accordi miliardari su difesa, tecnologia e intelligenza artificiale, inclusa la vendita degli F-35 finora riservati solo a Israele. A Riyadh un ruolo centrale nelle dinamiche regionali senza aderire formalmente agli Accordi di Abramo.
Un'inchiesta del quotidiano Haaretz ha svelato il coinvolgimento di Al-Majd Europe, una ong con sede fittizia, incaricata dall’Ufficio israeliano per l’emigrazione volontaria e dal COGAT di organizzare le partenze da Gaza come parte di un più ampio schema di trasferimento dei palestinesi, che non conoscevano la destinazione finale. Voli precedenti erano arrivati anche in Indonesia e Malaysia grazie a compagnie aeree romene.
Momento di gioia e condivisione tra generazioni, la coltivazione è regredita per la guerra fra Hezbollah e Israele. L’esercito israeliano, che ieri ha sferrato nuovi attacchi nell’area, soffoca ogni tentativo di ripresa e vieta la ricostruzione dei villaggi di confine e la rinascita delle terre. A dispetto delle difficoltà, per i coltivatori è un modo per affermare “che esistiamo ancora”.
Secondo un rapporto di Human Rights Watch almeno 600 operai sono da mesi senza salario. Quanti hanno protestato sono stati fermati e trattenuti, poi rilasciati. Per gli esperti il “numero effettivo” di quanti non vengono pagati “potrebbe essere significativamente più alto”. La testimonianza: “Non sapevamo che indire uno sciopero fosse un reato. Ci hanno accusato di aver tentato di rovesciare lo Stato”.