La sorprendente accoglienza del popolo libanese, che Leone XIV ha lodato per la “semplicità” della fede. Lo hanno riconosciuto come un “uomo di Dio pieno di zelo e compassione”. Gli sforzi di pacificazione di Beirut con Israele (e Usa). Terra di incontro tra islam e cristianesimo, deve diventare anche la terra pioniera dell’unità cristiana.
Per mons. Palinuro la presenza di Leone XIV ha ridato “entusiasmo” a una comunità cattolica caduta in un clima di “torpore”. Nell’incontro col mondo ortodosso il ritorno “alle origini della fede”, anche se restano le sfide. I gesti semplici del pontefice hanno rimosso “pregiudizi” nei musulmani. L’impegno comune con la diplomazia di Ankara per la pace in Medio oriente.
L'appello di Leone XIV alla pace e al dialogo tra le religioni, incontrando i principali leader cristiani, musulmani e drusi. Il Libano come "potente esempio" di convivenza, pur segnato da crisi economica, instabilità politica e dagli attacchi israeliani. Come san Giovanni Paolo II nel 1980 mette in guardia dai rischi di una sua scomparsa. Ma per alcuni osservatori su quanti minano il Paese coi loro comportamenti è stato anche fin troppo mite.
Il papa con Bartolomeo I nella divina liturgia per Sant'Andrea, patrono della Chiesa di Costantinopoli. Il partriarca esprime "fervida gratitudine" per la visita papale. Prevost: prendersi cura insieme di "tutta l’umanità e dell’interno creato". Stamane alla Cattedrale Apostolica Armena: "Piena dedizione alla causa dell'unità". Il viaggio apostolico prosegue oggi in Libano.
Il papa e Bartolomeo I a Iznik per celebrare il Concilio del 325, coi rappresentanti delle Chiese nel mondo. Là dove sorgeva la basilica di San Neofito: "confessione di fede" fondamento della "piena comunione". La sete di riconciliazione "proviene dall’intera umanità afflitta da conflitti e violenze". Stamane a Istanbul ai cristiani in Turchia: "Logica della piccolezza vera forza della Chiesa".
Bandita dalla Rivoluzione islamica nel 1979, la coltivazione potrebbe di nuovo tornare legale con provvedimento parlamentare. I sostenitori affermano che è necessaria per la produzione di medicinali in una fase critica, mentre i contrari accusano il governo di voler guadagnare. L’obiettivo è passare da 450 tonnellate a circa 1000 all’anno.