L’attenzione della comunità internazionale su Rafah, dove Israele è pronta all’offensiva di terra. Egitto. Studioso giordano Amer Al Sabaileh: dalla causa palestinese si è passati al jihad globale. L’inconsistenza di Hamas a livello politico e i movimenti sciiti diretti dall’Iran. Oltre gli “Accordi di Abramo”, i sauditi come mediatori.
Dopo due anni di esilio volontario ieri l’ex premier ha presenziato alle celebrazioni per il 19no anniversario dall’assassinio del padre Rafic. Analisti e osservatori puntano sulla ricandidatura alle elezioni del 2026, ma lo scenario regionale presenta nuove tensioni e sfide. Un riavvicinamento con i sauditi e i rapporti con il blocco cristiano i fattori decisivi.
Per il card. Sako il tempo di digiuno e preghiera indica “un nuovo orizzonte” e invita a lasciare che “lo Spirito Santo ci cambi dall’interno”. Il vicario dell’Arabia meridionale parla di “cammino” di speranza, misericordia, perdono. Il patriarca maronita chiede di pregare per le “divisioni, conflitti, odio” in Libano. Mar Younan richiama il “processo di pentimento attraverso lo Spirito Santo”.
I rifugiati in Libano increduli, e preoccupati, di fronte alla prospettiva di sospensione del finanziamento all’agenzia Onu. La responsabile a Beirut Dorothee Klaus: "Con i fondi bloccati abbiamo risorse per resistere solo fino alla fine di marzo". A rischio chiusura vi sono 61 scuole che ospitano 37mila studenti e 155 dispensari e ospedali.
Patriarchi orientali, cattolico e ortodosso, il nunzio apostolico e migliaia di fedeli hanno partecipato al concerto “ecumenico”. La filarmonica libanese ha accompagnato un coro di 250 cantanti, per un “concerto liturgico” a Beirut Forum. Un evento voluto con forza dal 29enne avvocato e musicista Marc Merhej e da mons. Antoine Bou-Najem. Sulla strada dell’unità “il popolo ci ha preceduto”.
Senza presidente da 14 mesi, il Paese dei cedri è sotto l’effetto di un processo socio-politico di implosione. Secondo uno studio (allarmante), i rifugiati siriani entrati nel 2012 potrebbero, entro 15 anni, rappresentare la metà della popolazione. E alle porta sud si è aperto il fronte fra Hezbollah, uno Stato nello Stato, e Israele.