In una situazione che nonostante il cessate il fuoco tra Israele e l'Iran resta “preoccupante”, mons. Martinelli ricorda che “non si deve mai abbandonare la possibilità del dialogo”. Il documento sulla Fratellanza “risposta di pace alla violenza”. Le iniziative di preghiera e di amicizia alla Abrahamic Family House sulle orme di san Francesco. Servono luoghi per fare “esperienza di speranza, di pace e di riconciliazione”.
Trump annuncia la tregua, ma Israele accusa Teheran - che nega - di averla violata e promette nuovi attacchi. Mons. Nahra racconta una nazione ancora “paralizzata” per un conflitto “permanente” e che si scopre vulnerabile ai missili. La vicinanza ai cristiani in Siria, vittime della violenza confessionale. Servono persone “radicate nella speranza”. L’attesa per il ritorno dei pellegrini.
Leone XIV ha approvato l'elezione della nuova guida della presenza francescana nei Luoghi Santi sulle orme del santo di Assisi. Italiano, 55 anni, prende il prosto di fra Francesco Patton giunto al termine del suo mandato. Il ministro generale dei frati minori Fusarelli: "Il particolare contesto di conflitto e di violenza rende ancora più urgente la nostra missione a Gerusalemme e in tutto il Medio Oriente".
Ad AsiaNews il card. Dominique Mathieu condivide il secondo racconto del suo “diario di guerra”. Nel fine settimana l’ingresso degli Stati Uniti, che hanno bombardato tre siti nucleari. Il susseguirsi di attacchi e contrattacchi "fa temere il peggio, portando a credere che non ci siano più limiti, che tutto sia possibile e giustificabile". "Esporre il corpo eucaristico di Gesù sotto il fragore delle salve di colpi, ristabilisce il silenzio nella mente e manifesta che, anche se il mare è agitato, lui è a bordo e placa la tempesta".
In Medio oriente è diretto il 25% del totale delle esportazioni di tè. E il 60% delle rimesse private viene dagli 1,5 milioni di migranti che lavorano nella regione. Un calo del 5% degli ordini potrebbe costare fino a 75 milioni di dollari all’anno. L’attenzione puntata sullo Stretto di Hormuz per possibili blocchi da parte di Teheran.
L'Azerbaigian si trova in prima linea rispetto allo scontro tra Israele e l'Iran, con il suo ruolo ambivalente di partner strategico di Tel-Aviv e relazioni complesse e contraddittorie con Teheran. Ma anche la vicina Armenia esprime apertamente il timore che il conflitto possa durare a lungo, coinvolgendo anche i Paesi della regione.