In una riflessione per AsiaNews l'arcivescovo Mathieu critica “l’egemonia coloniale” che deforma la realtà di una regione “intrinsecamente multipolare”. "La pace non può essere costruita sull’ideologia di un mondo interventista cosiddetto libero che disumanizza parti di popolazioni che non sono allineate con loro". Sale la tensione sul nucleare: i Paesi “E3” vogliono riattivare il meccanismo di snapback, Teheran minaccia di ritirarsi Trattato di non proliferazione.
Ripresi ieri a Ginevra i colloqui fra Iran e Paesi dell’E3 sulle sanzioni. Il ministro degli Esteri apre a “colloqui indiretti” con Washington se gli Usa abbandonano l’opzione militare. Su atomica e dialogo cresce la tensione fra le due anime del Paese. Secondo Hrana nel 2025 fra luglio e agosto le esecuzioni sono aumentate del 54% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Di questi solo 11 sono stati rilasciati dietro cauzione. Gli altri restano in prigione e si sommano agli oltre 60 già in cella prima del conflitto per motivi di fede. Secondo il ministero dell’Intelligence sono “mercenari del Mossad” addestrati all’estero da chiese negli Stati Uniti e in Israele. Article18: la loro “colpa” aver partecipato “a un raduno” di fedeli “in un Paese vicino”.
Per lo studioso giordano l’obiettivo ultimo del governo Netanyahu “va oltre” la sconfitta di Hamas e ridisegnare i confini. La Cisgiordania diventa una “opportunità da sfruttare” in una prospettiva di annessione. La debolezza dell’Autorità palestinese e della comunità internazionale, il nuovo paradigma degli Accordi di Abramo. Fra le nazioni della regione “più tattiche che alleanze”.
Nella recente visita a Istanbul il premier armeno Pašinyan avrebbe di fatto concesso il via libera alla "via turanica" che era uno dei principali obiettivi dell'Azerbaigian nella guerra. Un incontro diretto con Aliev per finalizzare l'accordo di pace tra Erevan e Baku dovrebbe tenersi a Baku a metà luglio. Una svolta che vedrebbe Erdogan come il vero vincitore nella regione, a fronte dell'indebolimento di Mosca e Teheran nei conflitti globali.
Il 37enne Mehran Shamloui cercava di raggiungere l’Europa, ma è stato fermato dalle autorità turche che lo hanno rispedito nel Paese di origine. Nei mesi scorsi era stato condannato a 10 anni di carcere per attività legate al culto. Intanto Teheran prosegue nella politica di espulsione di centinaia di migliaia di migranti afghani.