Secondo un'analisi della Banca eurasiatica per lo sviluppo per il più povero tra i Paesi dell'Asia Centrale ci vorranno ancora trent'anni per fermare l'esodo dei propri giovani in cerca di lavoro. Ma anche a Dushanbe i cambiamenti demografici e le tensioni xenofobe in Russia stanno inizando a frenare il fenomeno, con cambiamenti che potrebbero iniziare a vedersi entro una decina d'anni.
Alla sessione per gli 80 anni delle Nazioni Unite tutti i cinque i capi di Stato hanno sottolineato nei loro interventi come questa regione, per secoli lacerata da conflitti di confine, oggi si posiziona come una delle più pacifiche del mondo con la cooperazione economica in crescita. Posizione comune anche sull'Afghanistan per una fine dell'isolamento attraverso un pragmatismo senza riconoscimenti ufficiali per i talebani.
Postura ideale, sorriso bianco, viso liscio abbinato a folti capelli grigi, o ancora neri e brillanti: dal Turkmenistan all'Uzbekistan o al Kazakistan i capi di Stato appaiono sempre in perfetta forma e pieni di vitalità nelle immagini ufficiali. E c'è anche chi con photoshop fa aggiungere centimetri per non sfigurare accanto alla stazza di Donald Trump.
Nell'ambito di un piano quinquennale per aumentare la "sicurezza alimentare" del Paese il governo dell'Uzbekistan ha emanato nuove norme che impongono a cittadini e aziende inziative ambiziose per ridurre l'enorme accumulo di rifiuti alimentari. Ma come ovunque in Asia Centrale sarà da verificare l'effettiva attuazione di questa "rivoluzione" calata dall'alto.
Il presidente Emomali Rakhmon ha asssegnato nei giorni scorsi alla figlia Ozoda il titolo onorifico di "Lavoratore esemplare del Tagikistan". Ennesimo esempio dell'abitudine dei satrapi dell'Asia Centrale a distribuire con grande generosità ai mebri della propria famiglia alte onorificenze, medaglie e premi di ogni genere.
La Cina è diventata quest’anno per la prima volta il principale partner commerciale del Tagikistan, con un bilancio che supera i 3 miliardi di dollari. E al recente vertice della Sco tenutosi a Tianjin si è parlato anche dell'istituzione di un centro per la lotta al narcotraffico a Dušanbe e sono stati firmati accordi bilaterali su economia digitale, energie rinnovabili e trasporti.