Nella Chiesa cattolica della provincia dello Zhejiang dove mons. Shao è vittima della repressione adesso nel mirino c'è anche il sacerdote che amministrava la diocesi "ufficiale'. Sparito da novembre andrà a processo per un libro di inni sacri pubblicato senza permesso in un'altra povincia, mentre si fanno circolare voci sui suoi conti bancari. Ma secondo alcune fonti la sua vera colpa sarebbe una non sufficiente fedeltà al Partito.
Fra le vittime vi sono anche quattro bambini, diverse le persone ferite. Il raid sferrato dai caccia nelle prime ore di oggi. Nessun commento dal regime. Per l’Asean un voto in Myanmar “non è prioritario”. Il blocco preme perché la giunta “tenga fede ai suoi impegni” in una prospettiva di pace e dialogo.
Crescono le pressioni per salvare Nimisha Priya, detenuta a Sana'a in attesa dell'esecuzione prevista per il 16 luglio per l’omicidio di un cittadino yemenita che l’avrebbe tenuta prigioniera. La Corte Suprema indiana discuterà il 14 luglio una petizione per spingere il governo a intervenire. Il caso accende i riflettori su migliaia di cittadini indiani attualmente in carcere in 86 Paesi del mondo.
Nell'attacco che ha visto il gruppo yemenita riprendere le ostilità contro il commercio marittimo nel Mar Rosso come ritorsione alla guerra di Gaza, vi sarebbero almeno 4 morti. In dieci sono stati tratti in salvo, ma manca all'appello il resto dell'equipaggio formato in gran parte da filippini. L'appello della Stella Maris al governo di Manila: "Sia tutelata la sicurezza dei marittimi". Domenica la Giornata in cui la Chiesa mette al centro i lavoratori del mare.
In programma oggi una cerimonia nel Kurdistan iracheno che segna l’addio alle armi del movimento combattente. Nei giorni scorsi lo stesso leader Öcalan ha esaltato “politica e pace sociale”, oltre a separare la propria sorte personale del processo in atto. Intanto prosegue il giro di vite sul principale partito anti-Erdogan, in pochi mesi oltre 500 persone in prigione.
A Gurugram, Radhika Yadav, 25 anni, è stata assassinata dal padre con cinque colpi di pistola. L’uomo ha confessato, dicendo che i compaesani lo deridevano per il fatto di vivere mantenuto dalla figlia, tennista di talento che gestiva una propria accademia. Una tragedia che riaccende i riflettori sui delitti d’onore in India.