Dietro la controversia la richiesta di capi e movimenti musulmani di cancellare la circolare governativa per l’assunzione nelle primarie pubbliche di insegnanti di musica. La definiscono una scelta “islamofoba”. Insorge la società civile che difende la laicità degli istituti. Lo scontro specchio delle tensioni profonde fra chi sostiene la sharia e chi difende la Costituzione.
Nel modulo per la rilevazione che prenderà il via il 22 settembre un elenco in cui compaiono nomi di caste associati all'aggettivo "cristiano". Il Bjp contro il locale governo guidato dal Congress: "Così si apre all'ammissione dei cristiani tra i gruppi svantaggiati". L'arcivescovo Machado: "Abbiamo detto ai fedeli di scegliere liberamente se riconoscersi in uno di questi gruppi o dichiararsi solo cristiani. Ma è fondamentale collaborare al censimento".
La Cina è diventata quest’anno per la prima volta il principale partner commerciale del Tagikistan, con un bilancio che supera i 3 miliardi di dollari. E al recente vertice della Sco tenutosi a Tianjin si è parlato anche dell'istituzione di un centro per la lotta al narcotraffico a Dušanbe e sono stati firmati accordi bilaterali su economia digitale, energie rinnovabili e trasporti.
Dal Dipartimento per gli Affari religiosi un nuovo "Codice di condotta su internet" per i preti e i ministri di culto delle altre fedi. "Non devono svolgere attività online in quanto tali". Estesa anche al web la stretta sulle iniziative educative con i ragazzi: vietato organizzare sul web formazioni religiose per i minori. No alle raccolte fondi per sostenere luoghi di culto o attività. Spazio solo per i siti "autorizzati" delle confessioni religiose.
Nonostante l’accordo del 10 settembre a Koh Kong per ridurre le tensioni, la situazione al confine tra Thailandia e Cambogia resta tesa. Bangkok valuta di esercitare pressioni economiche, mentre continuano le accuse reciproche sui centri per truffe online che la Cambogia da tempo favorisce, cercando di minimizzare le conseguenze dello scontro armato scoppiato il 24 luglio. Una recente indagine ha però svelato che tra le forza armate di Phnom Penh si contano almeno 50 morti.
Teatro dell’incidente il distretto di Churachandpur. L’attacco la sera del 14 settembre, a poco più di 24 ore dal passaggio del premier nell’area teatro di violenze confessionali. Nel mirino l’abitazione di Khenthang Calvin, della Kno, che ha firmato il cessate il fuoco con Delhi. Un secondo attacco (fallito) ha preso di mira la residenza di Ginza Vualzong, portavoce Kzc.