“Trilogia dei martiri”, le memorie degli attentatori di Bali esaltati come eroi
Jakarta (AsiaNews) – Il servizio di Intelligence indonesiano è in stato di massima allerta per la pubblicazione di un libro intitolato “La trilogia dei martiri”. Esso contiene scritti e note autobiografiche di Amrozi, Ali Gufron e Imam Samudra, fucilati il 9 novembre 2008 perché responsabili della strage a Bali nel 2002 in cui morirono oltre 200 persone.
Sidney Jones, esperta di terrorismo e membro dell’International Crisis Group, avverte che il libro può costituire “una seria minaccia per la sicurezza nazionale” perché capace di influenzare i giovani musulmani a seguire una visione “sbagliata” del jihad, la guerra santa contro l’Occidente e i cristiani.
Il volume (vedi foto) è edito da Ar Rammah Media, una piccola casa editrice di Bekasi, sobborgo 25 km a est di Jakarta. Essa è di proprietà di Jibril Abdurrahman, figlio di Abu Jibril, un vecchio esponente dell’estremismo islamico, arrestato in Malaysia per cospirazione finalizzata a creare “uno Stato islamico”. Secondo Abdurrahman il libro è stato ristampato per le numerose richieste ricevute, sebbene venga venduto attraverso una rete di distribuzione “segreta” al prezzo di 75 rupie indonesiane (circa 6,5 dollari Usa).
Il primo volume della trilogia contiene gli scritti di Imam Samudra – il più radicale fra i tre terroristi – nei quali spiega che la strage di Bali era “moralmente giustificata” e spiritualmente giusta”. La seconda parte è dedicata ad Amrozi ed è intitolata “L’ultimo sorriso del combattente islamico”. Essa si basa sui racconti autobiografici scritti a Lamongan, città natale del terrorista, nella provincia di East Java. La terza e ultima parte contiene le memorie del fratello maggiore di Amrozi, Ali Gufron, e racconta “I sogni santi dietro le sbarre”: egli descrive le interpretazioni dei sogni secondo “la personale conoscenza dell’islam”.
Nel Paese cresce l’estremismo islamico. Una nuova figura emergente è Aman Abdurrahman, altrimenti noto come Abu Sulaiman, che costituisce una “sfida potenziale” per la capacità di raccogliere numerosi adepti. Di recente Abdurrahman ha abbandonato Abu Bakar Baasyir, leader della Jemaah Islamiyah (Ji), fondando un nuovo movimento chiamato Jemaah Ansharut Tauhid. Un altro gruppo importante è il Darul Islam Akram. Esso ha intrecciato una fitta rete di relazioni con i movimenti estremisti islamici del sud-est asiatico.